Santa Maria in Valena (Valpolicella, VR)

mercoledì 15 gennaio 2014

[RePost] In preparazione al Giorno della Memoria

PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA: INCROCIO DI RICORDI E DI DESTINI

riadattato da Posterous, January 27 2012, 12:39 PM by Luca Guerreschi



Una donna guarda il cielo.
Così si conclude uno dei capolavori di Charlie Chaplin.


La donna, per antonomasia colei che porta la vita ed è l'angelo dell'amore, guarda il cielo in segno di speranza: è stata in contatto telepatico con Charlie Chaplin, che sotto "mentite spoglie" ha pronunciato il discorso che ha sovvertito la storia, l'orazione che ha rovesciato il male in bene, il messaggio che ha segnato la rinascita della vita e il rifiuto dell'odio.

Un paio d'anni fa un'alunna di prima media, dopo la proiezione di questo spezzone, mi raccontava che lo stesso Hitler vide l'intero il film (targato 1940): ci chiedevamo perciò come avrà mai reagito alla visione di questa e di tante altre scene, segnate dalla retorica più spinta del "comunista" Charlie Chaplin, artista capace però indubbiamente di colpire diritto al cuore.

Eh sì, perché, analogamente ad Hitler che si riteneva anche lui un artista, le sue idee politiche "Charlot" non le ha mai nascoste. Oltretutto lanciare un tale "missile", ancor prima che la guerra entrasse nella sua fase più cruenta, getta sulla retorica cinematografica una valenza quanto meno da studiare.

Infine, la mia dedica più sentita per la giornata della Memoria (due anni fa come il prossimo 27 gennaio) va e andrà sempre a Primo Levi.


Uno dei giorni più tristi della mia vita (ma me ne sono reso conto solo molti anni dopo, quando l'ho letto e studiato per bene all'università) è stato quello in cui mi hanno detto che Primo Levi ci aveva lasciato di sua volontà.
Sì, proprio per lui, perché credeva profondamente nell'etica come valore "costituzionale" dell'uomo.
Lui che aveva sperimentato l'annichilimento, sia dell'uomo sia dell'etica, in un campo polacco (che nella magica estate del 2003 ho avuto la fortuna/sfortuna di visitare) non ce l'ha fatta ad accettare, dopo tanti anni, che tutto ciò potesse avere un senso, che la vita potesse andare avanti, quasi cancellando il passato.


E' un incrocio di ricordi e di destini quello che mi assale ogni 27 di gennaio: per non dimenticare che noi (i vivi) abbiamo ancora molto da dare.

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