Santa Maria in Valena (Valpolicella, VR)

martedì 29 agosto 2023

# letture L’INVISIBILE (Giacomo Di Girolamo)

Ho scoperto l’autore grazie ad un bel podcast di Matteo Caccia, che vi consiglio di recuperare. 

Il libro (anche audiolibro volendo), invece, porta avanti e perfeziona, aggiornandolo fino al fatidico febbraio 2023, il lungo lavoro di reportage del giornalista e scrittore Giacomo Di Girolamo, conterraneo del boss Messina Denaro.

La lettura mi ha colpito perché rende bene conto di come la storia della mafia si mescoli più facilmente di quanto noi possiamo pensare con la storia della nostra italica (e non solo) quotidianità: tanti piccoli fatti, tante persone in relazione tra loro, che si fanno forza della straordinaria normalità e capacità di penetrazione del malaffare, inteso non come male assoluto, ma come capacità di mediare e mescolare gli interessi di tanti strati e livelli della nostra odierna società (cosa Grigia ovvero un insieme di relazioni tra il bianco del mondo legale e il nero del mondo criminale, un grigio appunto frutto di operazioni condotte ai limiti della legalità stessa).

Sì, perché, come cambiano i tempi, cambia anche la mafia, e cambia pure il nostro modo di costruire quel sentire comune che in teoria dovrebbe essere lo Stato, il migliore tra gli antidoti alla criminalità organizzata. Spesso lo Stato è lontano da noi, non prende corpo, è un’idea astratta, sono bei principi che avrebbero bisogno di persone che lo costruiscono e non di martiri che difendono degli ideali.

La lettura soprattutto riporta migliaia di fatti e notizie, frutto di un lavoro certosino di molti anni, che mostrano come la storia del malaffare sia da sempre sotto gli occhi di tutti, e di come il malaffare sia facile da costruire se molti di noi questi fatti o non li vogliono vedere, o li vogliono sentire sempre troppo distanti da loro.

In fin dei conti, lo dicono abbastanza brutalmente, i proverbi, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire… e non c’è miglior invisibile di chi ti è meglio o fa comodo non venga visto.

#film OPPENHEIMER #in sala

Nolan affronta con grande vigore la costruzione della parabola di Oppenheimer, attraverso il proprio cinema visionario che traccia il ritratto, prima che di uno scienziato, di un uomo ossessionato dalle sue visioni e incapace di essere fino in fondo padre delle sue idee, ma anche tutto sommato dei suoi figli e delle sue creazioni più in generale.

Mi sento di dire che il film richiede molta attenzione, in quanto è lungo e va visto senza troppa folla che ti disturbi (specialmente la folla adolescente, richiamata dai claim pubblicitari... specialmente se impugna... e illumina con... gli smartphone). 


Ciò che, secondo me, tiene ben legato il film, facendo da contrappeso alla visionarietà di Nolan (in questa pellicola, seppur lucidamente, un po' più costruita del solito), è il fatto che, quando si parla di scienza, il regista sembra avere le idee più chiare del suo protagonista.
Insomma, tutto il sistema dei personaggi, che magari da un lato può apparire proposto in un modo un po’ troppo didascalico, in fondo aiuta lo spettatore a non perdersi nella lunga durata del film e a rilanciare lo sprint nella parte finale, quando ormai la questione nucleare è già stata completamente impostata e tracciata, con una sorta di duello (contesa simil giudiziaria/paracommissione d'inchiesta) cominciato nelle prime sequenze del film e che finalmente giunge al termine, un duello che scioglie definitivamente il giudizio di Nolan: ci sono logiche scientifiche e politiche che schiacciano inesorabilmente la nostra umanità e ci sono limiti che in fondo l’uomo Prometeo non si vuole dare, pur consapevole che la condanna alla sofferenza sarà poi inevitabile.
Rimane un po' meno chiaro almeno ai miei occhi se l'inquietudine del personaggio Oppenheimer verso questi punti di non ritorno della scienza (e della politica!) sia quella di Nolan, quella del vero Oppenheimer... o di entrambi.


Nota finale: andiamo al cinema sereni, senza farci troppo condizionare da ciò che sentiamo dire dagli altri. Non dobbiamo sempre cercare un capolavoro da parte dei nostri registi (più o meno) preferiti, ma cerchiamo, soprattutto nel caso dell'Oppenheimer di Nolan, di apprezzare l'argomento che si è scelto di trattare.

domenica 20 agosto 2023

#vacanze ROTOLANDO VERSO SUD - I FLASH DELLA MIA ESTATE



Sopra a un'onda stanca che mi tira su (long way home)

Mentre muovo verso sud (long way home)

Sopra a un'onda che mi tira su (long way home)

Rotolando verso sud (long way home)


Anche quest'anno ho scelto di nuovo perlopiù la direzione Sud per viaggiare... senza un perché preciso... ma con delle mete ben definite. Perché viaggiare è allontanarsi per poi ritornare, immaginare continuamente come sarà l'arrivo, l'approdo, l'atterraggio... e una volta finito il tour, cuore e testa saranno già proiettati al prossimo itinerario, spinti da quanto hanno appena lasciato, ma non certo dimenticato.

Ecco alcuni (assai disordinati) flash della mia estate... quindi in ordine sparso... quindi per libera associazione... quindi buon viaggio!


L'ARRIVO A VENEZIA (PER VEDERE UNA MOSTRA FOTOGRAFICA)


Venezia è sempre così... tu ci arrivi e subito vedi questo... tu lo sai già... ma ogni volta è come entrare in quella singolare dimensione (on the water) da una "porta sensoriale" che ritara e ripondera le tue sensazioni... e subito entri in modalità laguna.
A proposito: Chronorama, tesori fotografici del ventesimo secolo resterà aperta fino al 7 gennaio 2024. 
 


VISITARE UNA CERTOSA


Visitare la Certosa di Pavia è una vera emozione, perché questi luoghi sono luoghi dell'anima: prima di tutto di chi li ha commissionati, ma anche di chi ancora lì (ci) vive, (ci) prega... e (ci) ama! Se andate informatevi bene sugli orari di apertura per godere al massimo della visita.



LE CHICCHE DELLA PIANURA PADANA


Soncino! Tutta da scoprire... io l'avevo scoperta una Pasquetta, più o meno un lustro fa... e ci sono tornanto con emozione... un castello bellissimo dei signori padani che controllavano quelle zone tra Cremona e Bergamo, tanta itala storia tra stampa e lavorazione del baco da seta con relative filande. E questo capolavoro di pittura che ci ricorda che un giorno saremo giudicati. Giudicate un po' voi se non ne vale la pena.


SE VAI A TIVOLI


Se vai a Tivoli, non ti devi accontentare, ma devi girarla tutta: tutte le ville, tutti i parchi, tutti i templi sono lì a testimoniare che il connubio uomo-natura-bellezza è davvero possibile, anche se poi la città in tanti suoi edifici è in stato di degrado, mentre l'acqua dell'Aniene continua a scorrervi sopra e sotto.



ALLA SCOPERTA DI COLLEPARDO


La provincia di Frosinone offre questa grande occasione: Collepardo! Tra cavità naturali di vario tipo e Certosa... non fatevela suggire... se rotolerete anche voi verso sud!



L'ALTA VELOCITA' ROMA - POMPEI


Al netto di De Luca che piglia per i fondelli Valditara sull'alta velocità di questa tratta, la mia prima volta a Pompei è arrivata con tempi biblici, oltre i cinquant'anni, forse troppo tardi (come poi per Recanati del resto)... ma piuttosto che... mai!



LIVE




APPREZZAMI L'ASINO


La leggenda fiorita sui sentieri di questo tratto di costa tra Campania e Basilicata è assai intrigante. Alla base ci sta l'idea che i tratturi erano talmente stretti che le bestie da soma che si incontravano lungo di essi andavano ad un certo punto sacrificati (quindi precipitati, nella versione più cruenta) o quantomeno scambiati (comprati nella versione un po' più verosimile) in modo che i sentieri fossero più facilmente e razionalmente percorribili e lo scambio delle merci ottmizzato: il tutto a partire da una trattativa che dava un valore, un prezzo (!) al tutto.
Di sicuro rimane una vista impareggiabile e la soddisfazione di essere a Sapri ed avere mare e trekking più che a portata di mano... e un po' meno (facilmente) di gamba.


AVELLINO E LA SUA PROVINCIA NOBILE


Taurasi e Mirabella Eclano ben raccontano la ricchezza dell'Irpinia nel presente (vino e cucina) e nel passato (importanti civiltà), il tutto unito da un grande/grandissimo senso dell'ospitalità e da paesaggi davvero ancora incontaminati.  


CASA LEOPARDI: NOBLESSE OBLIGE


Colpevolmente in ritardo rispetto ai miei anni di studi (non matti ma abbastanza disperati) al liceo, sono giunto in quel di Recanati per omaggiare uno dei padri della poesia italiana: omaggio dovuto e davvero soddisfacente.


I TRAMONTI DI QUELLA TERRA: IL MAR TIRRENO


La costa tirrenica mi ha regalato tramonti memorabili, anche se pure quelli del Gargano non scherzano. In ogni caso le foto in questi casi si scattano da sole... basta arrivare all'ora giusta. 


SOTTO PUNTA LICOSA


Sotto punta Licosa comincia il Cilento che amo e che mi emoziona di più. E proprio lì tra Punta Licosa, Pioppi e Marina di Casal Velino fare il bagno mi ha (finora sempre) regalato emozioni indescrivibili... ti senti tuttuno con il mare e non pensi più a niente. Per me non è poco.


L'INCOMPIUTA


Venosa, città di Orazio, è una piccola chicca della Basilicata che andrebbe valorizzata di più... è un po' un'incompiuta come il celebre edificio ospitato nel Parco Archeologico che ben rappresenta il legame tra le varie epoche storiche che si può leggere in tutto il territorio circostante.
L'incompiutezza è anche una categoria dell'anima, perché se da un lato sa di fallimento, dall'altro ti può spingere a guardare con più attenzione il percorso che c'è ancora da fare, anche se poi magari da lì non ti sposterai di un centimetro.


MELFI


Città del passato (Federico II su tutti) e del presente (lo stabilimento) Melfi nasconde tante altre testimonianze di altre importanti civiltà: una volta il vero crocevia dell'Europa (e non solo!) era il nostro Sud. Vedere per credere il bel-lis-si-mo Museo archeologico nazionale del melfese "Massimo Pallottino".


IL GARGANO


Ancora una prima volta, una prima veloce scappata in Gargano, quasi un sopralluogo: obbligatorio tornare... soprattutto, per quanto mi riguarda, a Rodi Garganico e a Monte Sant'Angelo (ma la foto è scattata a Peschici, chevvelodicoaffare...).


SALERNO E LA COSTIERA AMALFITANA


Prima veloce scappata tra Salerno e costiera amalfitana (Amalfi e Positano), più di un sopralluogo: obbligatorio tornare (già ci sono tornato con la testa e col cuore dopo pochi giorni dal rientro a Verona). Salerno, un po' Genova un po' Napoli, molto città di mare, con un potenziale notevole. Perdersi tra i vicoli della città vecchia alla ricerca del poco che rimane della Salerno che fu (quella del poeta Alfonso Gatto) è una piacevole sensazione che porterò a lungo con me e che mi ha in parte aiutato a riordinare le idee.


HEMINGWAY E BASSANO


Il Museo Hemingway e della Grande Guerra di Bassano è una piacevole sorpresa e un'ottima occasione per capire cosa vuol dire viaggiare, scrivere, vivere e amare, come fece da par suo il celebre scrittore statunitense, anche per capire meglio (partendo appunto dalle due rive del Brenta) perché proprio alla non lontana laguna di Caorle egli dedicò alcune delle sue pagine più belle del libro “Di là dal fiume e tra gli alberi”.


IL MONTE SORATTE


Una storia da conoscere e da scoprire, per certi versi un unicum in Europa: le storie di guerra (fredda e non) non (ci) deludono mai (purtroppo!).


PER I MONTI


Ed infine per me estate vuol dire camminare in montagna... studiare l'itinerario giusto, ora facile ora impegnativo, allenarsi per arrivare preparati, predisporre zaino, attrezzature, tabelle orarie... infine partire... ecco partire, per non rimanere bloccato nella mia routine