Santa Maria in Valena (Valpolicella, VR)

sabato 14 luglio 2018

#riletture I PICCOLI MAESTRI


Rileggere quest'opera di Meneghello è stata l'occasione per apprezzarne la capacità di ironia e di distacco da quei momenti della gioventù nei quali ti ritrovi catapultato con tutto te stesso magari con qualche inconsapevolezza nel pieno delle tua vita, ma nei quali porti già dentro di te quelle sensazioni, quasi trasognanti, che poi con il dovuto distacco si fanno narrazione e racconto di un modo di crescere e di comprendere che in fondo non finisce mai di accompagnarti, anche quando ti ritenevi per l'appunto un giovane e più o meno inconsapevole non conformista.

martedì 3 luglio 2018

#letture INDRO AL GIRO


Un maestro di giornalismo, un uomo estremo come Indro Montanelli ha lasciato in tutti i suoi scritti una precisa impronta di sé. Anche in queste cronache dal Giro d'Italia dell'immediato dopoguerra traspare la sua penna penetrante, in quelle divagazioni, mai veramente tali, che restituiscono sempre un qualcosa in più al ritratto o all'allusione del caso… Bartali può essere come Pantagruel? Il giro è un'eterna domenica? Coppi una otto cilindri? In fondo Dio è saragatiano… conclude Indro.

http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/contro-il-coro/1088/default.aspx


giovedì 21 giugno 2018

#letture LA TENUTA RAJANI


Nell'estate del 1895 l'agronomo Isaac Luminsky lascia la Polonia per la Palestina per raggiungere i primi coloni ebrei che si sono stabiliti nella regione.
E' sposato con Ester, ma il suo matrimonio non sembra avere un grande avvenire, né tantomeno un minimo di passione che lo possa accendere.
Per raggiungere, quindi, una condizione più favorevole sia dal punto di vista economico (ottenere un po' di quelle buone terre che sono tutte in mano agli arabi, anche se in realtà questi ultimi non le sanno molto valorizzare), sia personale (intrecciare una relazione con una donna che lo possa soddisfare soprattutto sessualmente) gioca le sue carte con Afifa, la proprietaria palestinese della tenuta Rajani, che lo invita ad andare a trovare il figlio dodicenne Salah.
La visita sembra rivelarsi propizia per tutti, sia per il ragazzino, malinconico e trasognato, che crede di aver trovato nell'uomo un interlocutore attento e un compagno di avventure, sia per i due adulti. L'idillio si volge in tragedia con il rientro e l'improvvisa morte del padrone di casa Mustafa Rajani, marito di Afifa: Luminsky rivela finalmente il suo volto autentico e le sue mire sulla tenuta Rajani.
In particolare, Salah pensa che siano stati i due amanti ad avere provocato, più o meno scientemente, la morte di suo padre; addirittura, in un inquietante sogno, (pre)vede le infinite guerre combattute nella regione, vede gli ebrei costruire tre torri "alte come il cielo".

Si tratta, a mio avviso, di un romanzo originale e accattivante che, mescolando e piegando, con una scrittura piacevole, registri più tradizionali a un andamento quasi onirico (con tanto di ammiccamenti shakesperiani in alcuni personaggi minori come gli omosessuali arabi Salim e Salaam), ha il merito di raccontare un mondo da sempre in conflitto ma ricco di umanità e passione, mondo nel quale la vita scorre spietata, ma è sempre pronta a rifiorire anche se magari non nel modo migliore...


... le visioni di Salah si riveleranno giuste: nel luogo in cui sorgeva la tenuta Rajani, un secolo più tardi verranno inaugurate le torri Azrieli, simbolo della moderna Tel Aviv.

lunedì 18 giugno 2018

#letture LA BUONA STRADA


Libretto da consultazione assai stimolante e tutto basato sugli itinerari storico-culturali che ruotano attorno alla Lombardia. Io ho cominciato dal bellissimo Castello di Soncino in provincia di Cremona e ne sono rimasto affascinato. La prossima tappa che vorrei affrontare è Pavia.
Buona strada anche a voi con Philippe Daverio.



venerdì 30 marzo 2018

#letture IL DONO DELLA TERAPIA




Il buon vecchio Irvin D. Yalom ci presenta i casi clinici più rappresentativi del suo percorso professionale ma, a ben vedere, anche umano. Così facendo, ci racconta anche molto di sè, del suo modo di guardare alle cose e, soprattutto, alle persone. E forse non a caso il volume si conclude con una breve conversazione con l'autore.
Come sempre la lettura non delude, anzi ci fa capire meglio come mai Yalom abbia riversato nei suoi romanzi più noti la sua passione filosofica, ergo per la vita e la sua osservazione sistematica: basta leggere l'indice per accorgersene.


" Il mio stimolo come scrittore è mentale, proviene da letture di filosofia e di narrativa, e dal mio lavoro clinico - difficilmente trascorre un'ora di terapia con un paziente senza che vengano generate alcune idee che troveranno la loro strada nella mia scrittura. Non voglio dire che uso i contenuti delle sedute, ma che le questioni discusse suscitano riflessioni sul modo in cui funziona la nostra mente. "




sabato 3 marzo 2018

#letture IL MIO ALBERO DI NATALE


Carlo Ancelotti si racconta, grazie a Giorgio Ciaschini, suo storico collaboratore, attraversando a volo d'uccello tutta la sua carriera di allenatore.
Lettura agevole e istruttiva, soprattutto per chi vuole contestualizzare meglio alcune idee di calcio, portate avanti da un Mister vincente e molto apprezzato.
Forse le illustrazioni a corredo (situazioni tattiche, esercitazioni e sintesi di allenamenti svolti) non sempre approfondiscono al meglio la scrittura, ma comunque la supportano, specie nella parte finale, quella che ho letto con più interesse, perché viene riproposta la lettura delle partite ritenute più significative e importanti nel tracciare il solco in una carriera da allenatore di vertice, una carriera che ancora ha qualcosa da regalare al calcio, speriamo non solo di club. 





martedì 13 febbraio 2018

#attualità GIORNATE NERE

Riemerge in queste giornate il dibattito (soprattutto mediatico, direi) sul razzismo.
Già prima dei fatti di Macerata si discuteva addirittura su un aspetto mai toccato prima.
Si può ancora lasciare la parola razza nella Carta Costituzionale?

Anche se c'è un esplicito "senza" (congiunzione esclusiva) davanti al termine "incriminato?

Se poi l'attualità sfocia nella violenza, favorendo una "miscela" che in Italia sembra sempre più esplosiva (quella tra la politica dei partiti, una storia patria non ancora condivisa, un'integrazione sociale quantomeno problematica), ecco che la campagna elettorale fa (di nuovo) da miccia a questioni che sembravano già chiarite.
In semplici parole, e a mio modestissimo parere, la violenza e il pregiudizio sono tali (e a volte letali) a prescindere dal colore politico. Inoltre, gli anticorpi alla discriminazione (sociale o razziale, a seconda di come la si voglia chiamare) sono certamente favoriti (vedi il succitato comma 2) dall'azione della "politica" (la Repubblica), "politica" che però coinvolge prima di tutto i cittadini, i primi soggetti ad agire in base a ciò che vedono e a ciò che pensano.
Come questo video, ben noto, illustra.


Che ne pensate?

venerdì 2 febbraio 2018

#attualità FALLIMENTI SCOLASTICI

Questa volta la notizia non ha destato così grande scalpore...

Accoltella al volto la professoressa durante la lezione di italiano


È accaduto all’Istituto Superiore “Ettore Majorana” di Santa Maria a Vico, nel Casertano. Il 17enne è in stato di fermo. Per l’insegnante una prognosi di 15 giorni.
... prima o poi doveva succedere, o forse qualcosa di simile è già successo, chissà.
Certo non serviva quest'ultima notizia a certificare lo stato di crisi del nostro sistema scolastico, che sembra da almeno una ventina d'anni (difficile dare un preciso orizzonte temporale - Don Milani ne denunciò i limiti molto prima - ma la fine degli anni Novanta, a mio più che modesto avviso, sembra aver esaurito la spinta di un vero rinnovamento) perdere inesorabilmente pezzi sotto molti punti vista (edilizio, didattico, motivazionale, etc., etc., etc.).

La professoressa accoltellata che dichiara fallimento non sta forse dichiarando solo il suo di fallimento... forse è quello di molti (adulti o presunti tali).
Cosa succeda nel mondo della scuola è ben noto a tutti, e non lo devo certo spiegare io che, pur essendo un insegnante che in aula ci entra quotidianamente, non ho la pretesa di chiarire quello che è fin troppo evidente, anche al di fuori di questo mondo.
Gli adulti si sono arresi, o forse non sono nemmeno loro del tutto adulti e responsabili difronte a ragazzi e studenti che di domande, in fondo, non se ne fanno poi troppe...


sabato 27 gennaio 2018

#attualità IMMEMORI


La memoria funziona in modo semplice: è selettiva.
E' di varia natura (quantomeno distinguiamo breve e lungo termine), trattiene un certo numero di informazioni e le più significative finiscono per essere sedimentate, ma anche rimosse o rielaborate in caso di (tragica) necessità.


Applaudo con favore a questa nomina, ma rimango (spesso) contrariato quando le tempistiche sono legate ad altro. Questa tematica della Memoria (con la M maiuscola!) dovrebbe andare aldilà dei giochi e delle dinamiche della politica, ma - si sa - quella della storia e della memoria condivisa è una di quelle tematiche sulle quali noi italiani ci asserragliamo nel nostro stretto, egoistico e molto variabile punto di vista.