Santa Maria in Valena (Valpolicella, VR)

martedì 16 luglio 2013

Old Gaelic Game

Il mondo Gaelico è sicuramento ricco di fascino...



Ma a parte gli inni a carattere sacro, una giornata può essere illuminata anche dal calcio... gaelico!


I Verona Wolverines hanno dato man forte ad alcuni amici irlandesi (e non... also from U.S.A.) con uno sguardo a Rovigo, in modo che la loro deriva(zione) australiana (Aussie Rules ->> Orules) potesse consolidarsi in una disciplina contigua (ma non di palla ovale) nello spirito e nelle dinamiche: il calcio gaelico... appunto.



E non sono mancate le liete sorprese sul campo e (come sempre!) fuori.



All'Arcella di Padova, sotto l'egida di The Paddies si è disputato così, sabato 13 luglio 2013, un torneo-esibizione che ha messo insieme due sport e tanti ragazzi accomunati dalla voglia di divertirsi, vivendo e proponendo qualcosa di alternativo, anche per allargare il movimento (leggi qui).



" Il calcio australiano, chiamato pure australian football, australian rules,aussie rules, footy, è lo sport nazionale australiano e l'attività atletica di gran lunga più praticata e seguita in Australia.

ll regolamento del gioco, codificato nel 1859 (anche se la prima partita fu disputata un anno prima, nel 1858, con un regolamento abbozzato), ha caratteristiche che derivano dagli altri football, soprattutto dal rugby union e presenta somiglianze col calcio gaelico, anche se esso fu codificato più tardi."

martedì 9 luglio 2013

Il problema Spinoza



La lettura diventa speciale quando ha un valore aggiunto, ne sono sempre più convinto.
E allora ecco: un interesse quasi innato per la storia che si dipana tra i due conflitti mondiali, l’attenzione a questioni, in senso lato, filosofiche, "confinanti" con l’etica, legate a questo periodo (un’attenzione in merito coltivata soprattutto leggendo con passione Primo Levi e Hans Hellmut Kirst), il fatto di aver visitato Amsterdam nel 2011 (circostanza che - scusate se è poco - ha fatto scaturire la scintilla di questo blog -> leggere 'First Contact' nella cronologia), il consiglio di una persona fidata (grazie :-) Cristina) mi hanno portato fino a IRVIN D. YALOM, Il problema Spinoza. Da qualche anno non leggevo un libro così…

Parto da questa immagine (di proprietà dell’Holocaust memorial Museum Americano), nella quale i prigionieri di guerra tedeschi guardano increduli e attoniti le immagini di ciò che più di disumano il Nazismo abbia prodotto.




Ma cosa c’entra Spinoza col Nazismo? Ai lettori più curiosi il compito di scoprirlo.

E intanto vi basti sapere che si tratta di un romanzo di un autore competente e intrigante (lo psichiatra Irvin D. Yalom), che ritorna - per così dire - sul luogo del delitto, visto che già si era cimentato, non senza successo, con Nietzche e Schopenhauer.



Spulciando e riducendo dal sito web di aNobii:

Estonia, 1910. Il diciassettenne Alfred Rosenberg riceve una singolare punizione: imparare a memoria alcuni passi dell'autobiografia di Goethe, il poeta che l'adolescente dichiara di venerare come emblema stesso del popolo tedesco. In particolare si tratta dei brani in cui l'autore del Faust si dichiara fervente ammiratore di Baruch Spinoza, il grande filosofo ebreo del diciassettesimo secolo. 

La lettura insinua nella mente del giovane Rosenberg un tarlo che lo accompagnerà per il resto della vita: come può il sommo Goethe aver tratto ispirazione da un uomo di razza inferiore?

Amsterdam, 1656. Bento, in ebraico Baruch, Spinoza ha ventitré anni: la sua famiglia è di origine portoghese, sfuggita all'Inquisizione e riparatasi nella più tollerante Olanda. Ma il giovane pensatore viene scomunicato e costretto a condurre una vita solitaria e appartata, che lo porterà tuttavia a produrre opere sublimi per profondità e drammaticità. Opere che trecento anni dopo non smettono di tormentare, sotto forma di incessanti domande, l'«ariano» Rosenberg, divenuto uno dei fondatori del partito nazista e stretto collaboratore di Hitler.


L’autore, mescolando con grande competenza ricostruzione storica e finzione, ci fa viaggiare nel tempo (tra XVII e XX sec.) e nello spazio (tra Olanda e Germania), ma soprattutto dentro la mente di un giovane tedesco che invecchia maturando idee sempre più deliranti e insieme a un grande grandissimo pensatore: "Ah! Se tutti gli uomini fossero saggi e se, inoltre, volessero il bene la terra sarebbe per loro un paradiso mentre ora essa è per lo più un inferno."



Se anche a scuola si riuscisse a entrare dentro questi "problemi" con tale profondità, non sarebbe più un'ora di storia, filosofia, italiano quella da trascorrere... ma un'ora di grandi scoperte!

(Re)Post estivi: dal blog precedente...

Altissimo di Nago

Agli amici del Rifugio Damiano Chiesa (Altissimo di Nago)

Il Rifugio della Poesia

O Altissime Vette,
al Lago guardate in veste di nubi
o, con dorso sgombro, agli amanti,
solo i più fedeli, vi concedete.

A noi, scalatori di montagne
a noi, che giriamo trincee
con rocce, piante, bocche e valloni
teatrale naturale scenario.

E' il magico volo,
sognante, di Nago,
duemilasessanta gradini
per giungere là dove
Nessuno è straniero”.

Così, in meno di un minuto,
cerchiamo la pace di sempre.

Luca Guerreschi (Pedemonte, VR)