Santa Maria in Valena (Valpolicella, VR)

venerdì 3 gennaio 2014

Prendere il 2014 con... FILOSOFIA!

Torno a scrivere, dopo qualche mese, per rivolgere, a chi avrà la pazienza di leggermi, i miei personali e tutt'altro che formali auguri di buon principio.

Dopo quello che per alcuni è stato il “duemilaecredici”, per altri l’ennesimo anno nel quale poco è cambiato o molto è rimasto tale, insomma dopo un anno che doveva essere – almeno  a sentire gli auspìci del precedente Capodanno 2013 - di forte ripresa, ecco arrivare il duemilaequattordici.




Cent'anni fa scoppiava la Grande Guerra, cinquant’anni fa l’Italia si ammodernava e sessant’anni fa nasceva la tv nostrana.
E oggi?
C’è chi inizia l’anno con il tradizionale elenco dei buoni propositi e dei progetti personali, c’è chi in modo più o meno convinto si affida agli oroscopi, c’è chi ripercorre gli avvenimenti principali del duemilaetredici e si mette le mani tra i capelli: io credo invece che bisognerà a tornare ad affidarsi alla filosofia.




Un po’ come Boezio che per vivere meglio la decadenza dell’Impero scriveva il De consolatione philosophiae, un po’ come Spinoza che suggeriva di guardare il mondo sub specie aeternitatis, la filosofia potrebbe rappresentare sempre di più il rifugio sicuro per affrontare uno spirito dei tempi (Zeitgeist) sempre più problematico o quanto meno ingarbugliato.
Così mi sto letteralmente godendo la lettura in ordine inverso della trilogia





di un autore stra-or-di-na-rio, convincendomi sempre di più che trovare il filo rosso della propria vita, anche grazie alla filosofia, rimanga un bell’aiuto per dipanare la matassa (di cui sopra).


Altrimenti, cari lettori del blog, provate a cambiare completamente strada, campo d’indagine e atteggiamento, e giocate le vostre carte sul ritorno al passato. Anche questa sembra essere una delle aspirazioni tra le più cullate in questi ultimi (capo d') anni…



E naturalmente, buon 2014!!

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