Santa Maria in Valena (Valpolicella, VR)

sabato 25 giugno 2016

#attualità BREXIT

La democrazia non è mai stata la migliore forma di governo possibile.


Lo sapevano bene i Greci - l'etimologia parla chiaro - ai quali ne è attribuita l'origine.
Loro privilegiavano piuttosto il governo di pochi eletti, o per censo o per saggezza non importa (oligarchia, timocrazia, aristocrazia, etc.). E non avevano nemmeno timore di affidarsi al tiranno quando necessario.


Sapevano, inoltre, che la democrazia sarebbe potuta diventare la migliore forma di governo possibile, a patto che tutti i cittadini fossero veramente tali, ovvero un minimo istruiti e amanti della polis, tolleranti e coesi. Sarebbe mai potuto accadere?


Che oggi la democrazia sia irrinunciabile molti lo pensano, ma solo quando gli effetti della democrazia sono quelli attesi. Chi rimane in minoranza non è mai soddisfatto e difficilmente accetta di buon grado l'esito di qualsivoglia votazione a maggioranza (testate il tutto in un condominio, in una scuola o in un altro luogo pubblico di vostra preferenza).
Che oggi il referendum sia diventato un feticcio ha quasi dello scandaloso, se consideriamo che in una vera democrazia non è tanto il risultato che conta, quanto il fatto che sia possibile far emergere una volontà all'interno di una comunità, una comunità vera che, anziché prevaricare, si affida ad un pacifico confronto elettorale.

 
La Brexit nasce da lontano, nasce da un'Inghilterra che non è stata uno dei paesi fondatori dell'Europa politica, ma l'erede del più grande e spietato Impero Coloniale che l'umanità abbia avuto.
Nasce dal fatto che il Regno Unito ha molte anime: sono vari gli stati e i mix sociali e politici che lo compongono.

Sarà pure vero (come emerge da sondaggi e commenti operati a botta calda) che gli inglesi di seconda generazione, gli ultrasessantenni e i ceti meno abbienti della fazione "leave" hanno avuto la meglio sui giovani e sulle altre componenti "remain", ma la vera discriminante deve essere un'altra: costruire insieme un'Europa tollerante e coesa, nella quale tutti vogliono un posto a sedere.
Tutti... anche la Svizzera!

Per quanto mi riguarda - come ci ha insegnato Baruch - concentriamoci sulla cause che condizionano la vera democrazia, non sugli effetti.


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