Santa Maria in Valena (Valpolicella, VR)

giovedì 18 dicembre 2014

CHRISTMAS TIME - Una slitta per amica

Se a Natale non sapete cosa regalare, il regalo preparatelo voi. Bastano carta, penna, un po' di fantasia e di determinazione. E così il vostro racconto di Natale sarà pronto. Piegatelo, imbustatelo e scrivete pure direttamente sulla busta i vostri auguri. A proposito... buon Natale! 2.0? No! 25.12!


E' da tanti anni che non vado più montagna.
Non sono ancora così vecchia da non poter sfidare la gelida neve e lo scivoloso ghiaccio, è che Paolo preferisce gli sci. Paolo - di sicuro non lo riconoscereste - ora è diventato grande.
Fuma, anche se non si dovrebbe, e si è fatto un bel ragazzo, un ragazzo capace di avere anche tre fidanzate - e questo si dovrebbe fare ancora di meno - senza farsi scoprire da nessuna di esse.
Glielo dicono tutti i giorni i suoi genitori che deve mettere la testa a posto!
Anch'io, a modo mio gli ho sempre voluto bene, ma non gliel'ho mai potuto confessare: ogni volta che arriva Natale un brivido percorre sempre la mia invidiabile intelaiatura.

Quando era piccino, invece, di fidanzate neanche l'ombra. E a ben vedere, neanche con gli amici le cose andavano così bene. Il carattere di Paolo era chiuso, spesso e "volentieri" scontroso; tutto ciò si complicava di parecchio durante le feste di Natale, perché Paolo non amava la falsa gentilezza di tanti che solo in quel periodo dell'anno si preoccupavano di lui e lo cercavano per fargli gli auguri.
Tutto cambiò il giorno di Natale di vent'anni fa, quando, modestamente, entrai in scena io, Filippa la Slitta.
Paolo si aspettava ben altro - lo devo confessare - ma io, tutta infiocchettata d'oro e di rosso, colpii immediatamente la sua attenzione, proprio io che ero stata posta con cura sotto l'albero tra il maglione nuovo per papà e il profumo francese per mamma.
Il primo Natale trascorso con Paolo, come poi molti altri dei seguenti, furono davvero speciali. Il venticinque sera, dopo aver passato a tavola prima e a letto poi gran parte della giornata, Paolo preparava con entusiasmo le valigie, accompagnato dal suono delle classiche canzoni di Natale ma anche di quelle più pop e beat che rinverdivano con il loro suono ritmato la tradizione di campane e campanellini.
Destinazione... montagna!
Eh sì, la montagna è sempre stato il mio regno, almeno finchè Paolo - ve l'avevo già anticipato - non ha imparato a sciare... meglio di un maestro di sci!

Adesso, infatti, vivo in una cantina, ma almeno hanno scelto per me un posto speciale, non troppo umido, e mi hanno pure "imbalsamato" con cura. Mi sento importante... come un faraone egiziano!
L'unica cosa che ho sempre malsopportato è che, una volta uscita dalla fabbrica di slitte, nessuno abbia mai pensato di cambiare il mio nome. Filippa è certo un bel nome, un nome che riecheggia il mondo greco, che richiama le modelle, di quelle che per la loro silhouette compaiono in tv o sfilano sulle passarelle di moda. Ma Filippa... la Slitta... no, proprio non l'ho mai sopportato!










Ecco, io ho provato a scrivere il mio, ma per andare sul sicuro pescate dal tweet qui sotto. Non ve ne pentirete.

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