Il paesaggio è lo specchio dell'anima, ma non sempre l'anima mostra il lato migliore. Proverò a infilare in questo blog le cose migliori e più interessanti che mi sono capitate.
Il vino, gli odori e i sapori sono i fili rossi della trama di un libro... senza etichetta.
Forse non a caso, se il libro vi sarà piaciuto o meno, lo deciderete solo (voi) alla fine.
Dopo aver degustato qualche pagina, capirete già se il protagonista Giacomo Botter è un uomo che fa per voi. Dopo aver assaggiato lo sviluppo della vicenda, che mescola esperienze di vita alla ricerca di una propria dimensione personale, giudicherete lo spessore del racconto. Dopo aver valuto il retrogusto che lascerà in voi il finale della storia (soprattutto d'amore) capirete che il vino rosso ha un suo peso (più che) specifico, tanto più se trattasi di Amarone.
Io vado fiero soprattutto di aver partecipato alla bella presentazione alla Società Letteraria di Verona e della dedica donatami, che per ora non mi ha portato molta fortuna come forse l'autrice (o forse meglio io) speravo. Ce la farà il nostro eroe a (ri)conquistare la sua amata?
Da una notte all'altra. Passeggiando tra i libri in attesa dell'alba
CARLO FRUTTERO
Mondadori Editore
Potrei scrivere che questo scorrevole libretto ha l'ambizione di aprire pagine su altre pagine (quelle dei grandi classici della letteratura mondiale). Potrei collocarlo quindi nel filone della ricerca di un canone più o meno occidentale della letteratura. Va bene, fino qui ci siamo, ora andiamo oltre...
Leggere non è facile... richiede fedeltà, applicazione, entusiasmo sempre nuovo e talvolta spirito di sopportazione... per l'autore, per l'editore e la scelta del formato, per mille altri motivi che frenano o accelerano la giusta lettura, che richiede giusti tempi.
Beh, se condividete queste mie improvvisate (ma non troppo) impressioni sulla lettura allora il libretto di Fruttero (con prefazione di Ferrero, tanto per sgranchirsi un po'... la lingua) è quello che fa per voi: un'incursione ragionata ma non troppo invadente, insomma un'iniezione (di fiducia) di lettura.
Parafrasando Flaubert: "Il libro siete voi lettori!".
:-) Al ritorno Jacopo proietterà per noi followers tutti i film di Baz Luhrmann e di Peter Weir :-)
Ciao a tutti, mentre il viaggio si avvicina alla conclusione eccovi un nuovo aggiornamento.
19/5 martedì Darwin - Darwin
30km (6510 tot)
Giro turistico della città lungo il Bicentenary park sulla Esplanade con vista sull'Oceano Indiano.
In un ristorante locale assaggiamo spiedini di coccodrillo.
20/5 mercoledì Darwin - Litchfield National park (Wangi falls) 194 km (6704 tot)
Visitamo questo parco, meno famoso del vicino Kakadu NP, godendo dei panorami della zona che uniscono la savana equatoriale e, nelle vallate, la foresta monsonica. Qui, per cercare refrigerio dal caldo torrido, facciamo il bagno in un laghetto ai piedi di una spettacolare cascata. In tutto il parco sono presenti numerosi coccodrilli, come i parimenti numerosi cartelli di avvertimento ci ricordano.
21/5 giovedì Litchfield National park (Wangi falls) - Kakadu National park (Mardugal) 530 km (7234 tot)
All'ingresso del Kakadu NP ci fermiamo al centro visitatori Window on the wetlands per ammirare, da un confortevole locale climatizzato, queste paludi ricche di coccodrilli e altri animali. Ci spingiamo quindi fino all'estremità nord orientale del parco, dove a Ubirr si possono visitare una serie di ripari aborigeni con ricche pitture rupestri e un panorama mozzafiato sulle Wetlands sottostanti.
Ci spostiamo per la notte in una zona per campeggio infestata da zanzare.
22/5 venerdì Kakadu National park (Mardugal) - Katherine (vicinanze)
311 km (7545 tot)
Alla mattina fuggiamo dal campeggio e ci portiamo a Yellow waters, dove avvistiamo in lontananza un paio di coccodrilli. Poi ci spostiamo con calma verso Katherine, scoprendo che questa è la città natale del famoso ciclista australiano Cadel Evans.
23/5 sabato Katherine (vicinanze) - Saddle creek 694 km (8193 tot)
Per non farci mancare nulla, facciamo una puntatina dall'altra parte del confine con il Western Australia, in modo da poter dire di aver visitato tutti gli stati, e territori, di questo Paese.
24/5 domenica Saddle creek - Katherine (vicinanze) 444 km (8583 tot)
Ritorno dal Western Australia.
25/5 lunedì Katherine (vicinanze) - Karlu Karlu 730 km (9313 tot)
Prima di affrontare la strada ci regaliamo un altro bagno rigenerante nel fiume termale a Mataranka. Partiamo quindi in direzione sud verso Tennant creek e poi verso Alice springs.
26/5 mercoledì Karlu Karlu - Tropico del Capricorno (Alice springs) 470 km (10183 tot)
L'attrazione principale di Karlu Karlu sono le Devil's marbles (biglie del diavolo) ovvero una serie di formazioni rocciose rese sferiche dall'azione erosiva degli elementi atmosferici.
Dopo una breve tappa al deludente Ufo center arriviamo nelle vicinanze di Alice Springs e ci accampiamo per la notte nell'area di sosta sul tropico.
27/5 giovedì Tropico del Capricorno (Alice springs) - Yulara 490 km (10673 tot)
Ci avventuriamo nel centro dell'Australia in direzione di Uluru/Ayres rock. Il panorama si fa più rosso; sotto gli aridi e sparsi arbusti il terreno è formato da morbide dune di sabbia rossa. Lungo la strada ci fermiamo ad ammirare il primo dei tre monoliti: Mount Conner. Si pensa che questo inselberg faccia parte della stessa formazione rocciosa di Uluru/Ayres rock e Kata Tjuta/the Olgas.
A nord di questo monte si stende un lago salato, spesso ignorato dai turisti perché nascosto da una duna, collocato sulla parte opposta della strada rispetto al punto panoramico attrezzato.
Al nostro arrivo al villaggio turistico di Yulara ci accoglie una inaspettata pioggia.
28-29/5 giovedì-venerdì Yulara - Yulara 174 km (10747 tot)
Il primo giorno approfittiamo della visita guidata a Uluru/Ayres Rock condotta da un ranger aborigeno, che illustra la ricca vita sociale che avveniva attorno al monolite. Questo luogo, infatti, non era semplicemente un masso in mezzo al deserto, bensì soprattutto il campo base della tribù degli Anangu. Dopo la visita guidata percorriamo il base walk ovvero la passeggiata che circonda la montagna, potendo così ammirarla da ogni lato.
Il giorno seguente ci rechiamo ad ammirare il sorgere dell'alba sul monolite più famoso a bordo di un cammello, dopo di che ci spostiamo 50 km a ovest per visitare l'ultimo monolite del trio, il Kata Tjuta / The Olgas, che, più eroso degli altri, forma numerose cupole.
E sotto, a macinar kilometri... e gli Ac Dc a palla!
"It's a long way to the Top End"
10 maggio - domenica Cessnok - halfway creek 478 km (2015 tot)
Altre big things avvistate oggi sulla strada: la big banana a Coffs harbour che funge da centro di interesse e ingresso per il parco divertimenti locale; nelle vicinanze si può ammirare la big axe (grande ascia) tributo ai taglialegna che hanno colonizzato la zona.
11 maggio - lunedì Halfway creek - Marburg 424 km (2439 tot)
La giornata è dedicata alle località turistiche della costa. Passati rapidamente da Gold coast ci fermiamo a Surfer paradise per un paio d'ore di spiaggia e nuotata nell'oceano. La cittadina è un grosso centro per beach goers (bagnanti) con un chiaro invito ai surfisti. La curiosità è che la città si è sviluppata negli anni 50 dopo che il nome è stato cambiato in Surfers Paradise nonostante la località non sia la migliore per quanto riguarda le onde. Per dirla con Shakespeare "What's in a name?"
12 maggio - martedì
Marburg - Gin Gin 449 km (2888 tot)
Alla mattina cerchiamo di visitare Brisbane purtroppo non riusciamo a causa del l'impossibilità di trovare un posto per parcheggiare. Tuttavia riusciamo a fare una breve passeggiata nel CBD (central business district - il centro della città).
Sulla strada verso nord ci fermiamo alla big thing del giorno: la Big Pineapple (grande ananas). Un tempo questa attrazione veniva visitata da un buon numero di turisti come testimonia il grande parcheggio prospiciente ad essa ma oggi giace tristemente dimenticata nell'assolata campagna del Queensland.
Avvicinandosi al tropico le temperature si alzano e le coltivazioni cambiano; qui si stendono a perdita d'occhio le piantagioni di canna da zucchero, solcate dai binari della ferrovia a scartamento ridotto per il trasporto verso la zona industriale, e coltivazioni di banane.
13 maggio - mercoledì Gin Gin - Palm tree creek 650 km (3508 tot)
La giornata di oggi è dedicata al viaggio con una prima pausa a Rockhampton cittadina di per sé insignificante se non fosse per il fatto che è attraversata dal tropico. Dopo la foto di rito al monumento si riparte per affrontare la lunga strada sempre meno frequentata.
14 maggio - giovedì Palm tree creek - Townsville 379 km (3887 tot)
Dopo alcune ore attraverso le piantagioni di canna da zucchero arriviamo a questa cittadina marittima che ci appare subito ordinata e piacevole. Avevamo intenzione di partire da qui per una gita in barca verso la barriera corallina ma per tutta la settimana sono sospese a causa del vento troppo forte.
Ripieghiamo quindi sull'acquario locale che, nonostante non sia grandissimo, ospita numerose specie di pesci, conservate in due distinte vasche: una per i carnivori e una per le prede, e offre una gamma di presentazioni a tema ittico. Assistiamo a quella sulle dangerous creatures (creature pericolose) che abitano il mare tropicale australiano e subito dopo partecipiamo alla visita guidata all'ospedale delle tartarughe, dove queste vengono curate in seguito a investimenti da barche o ostruzioni gastro-intestinali dovute a ingestione di oggetti non commestibili. Tra i vari animali visti spicca una tartaruga di mare, uno squalo, un pesce martello, un gruppo di pesci fosorescenti delle profondità conservati in una vasca buia e un piccolo alligatore d'acqua dolce.
15 maggio - venerdì Townsville - Richmond (vicinanze) 570 km (4457 tot)
Alla mattina breve visita al promontorio che sovrasta la città e offre un ottimo punto di osservazione panoramico.
Imboccando la strada verso est, chiamata Overlanders way, ci inoltriamo nell'Outback la grande piana pressoché disabitata al centro dell'Australia. Il panorama dell'Outback è brullo coperto di erba gialla e alberi bassi e secchi con rari paesi polverosi lungo la strada. La strada è dritta prima di curve e percorsa da pochissimi veicoli; iniziamo a vedere i primi road train, i famosi treni stradali, composti da una motrice che traina tre rimorchi fino a raggiungere una lunghezza poco superiore ai 50 metri.
16 maggio - sabato Richmond (vicinanze) - Avondale police station 640 km (5097 tot)
Circa a metà della tappa odierna giace la città mineraria di Mount Isa sovrastata in maniera colossale dalla grande miniera. In ogni posto ci si trovi il gigantesco scavo e i macchinari sempre all'opera si insinuano nello sguardo del visitatore.
Verso sera entriamo finalmente nel Northern Territory (territorio del nord), noto anche con il nomignolo di Top End (estremità superiore), penultimo stato della Federazione che visiteremo.
È stato facile, vista la lunghezza del percorso, cantare sulle note degli Ac/Dc "It's a long way to the Top End"!
17 maggio - domenica Avondale police station - Newcastle waters 909 km (6006 tot)
Oggi lunga tappa di guida in mezzo al nulla. Niente da segnalare se non la presenza di numerosi termitai lungo la strada, alcuni dei quali vestiti con una maglietta. Secondo la tradizione goliardica locale i passanti infilano una maglietta sul termitaio, personalizzando e dando una nota di colore a un panorama che per centinaia di chilometri non cambia.
18 maggio - lunedì Newcastle waters - Darwin 474 km (6480 tot)
Alla mattina spezziamo il breve viaggio in programma per oggi con una sosta a Mataranka, dove si può nuotare nelle cristalline acque termali, che scorrono in mezzo alla foresta tropicale. La zona è abitata da tartarughe: riusciamo a vederne una, e diverse specie di uccelli a noi sconosciuti.
Nel caldo di metà pomeriggio arriviamo a Darwin, capitale del Northern Territory, e ci sistemiamo in un confortevole campeggio.
5 giornate da raccontare, 1537 kilometri percorsi: questi sono i numeri del nostro Jacopo che continua (ora in versione on the road) la sua downunder life. Ma entriamo... nel vivo! A te Jacopo...
5 maggio, martedi' Merrigum - Wodonga390 km
Alla mattina in treno raggiungiamo Melbourne e recuperiamo il camper.
Dopo essere rientrati a Merrigum sotto un forte temporale lo carichiamo di tutti i nostri averi e partiamo verso est. Verso sera ci sistemiamo in un campeggio a Wodonga nelle vicinanze di Glenrowan noto per essere il luogo della cattura di Ned Kelly (Ned Kelly last stand).
6 maggio, mercoledi' Wodonga - Canberra 393 km (tot 787 km)
Attraversiamo il confine con il New South Wales e il panorama si fa piu verde e ricco di acqua; alberi fronzuti incoronano dolci colline: il panorama e' diventato piu' "europeo".
La mattina ci fermiamo a Holbrook dove e' stato posizionato lo scafo di un sottomarino in onore dell'eroe di guerra Holbrook. Dopo una sosta a Yass per il pranzo raggiungiamo la capitale, ci sistemiamo nel campeggio e compiamo un primo giro di ricognizione della citta'.
Le temperature sono piuttosto rigide e spira un vento teso.
La citta di Canberra e' una citta' acefala - ironico per la capitale della nazione - non avendo un centro di gravita' che attragga il visitatore. La si attraversa infatti in maniera scorrevole e senza accorgersene si e' presto usciti dall'abitato. La citta' e' stata costruita a tavolino e questo è visibile sia dalla viabilità senza intoppi - come detto prima - sia dalla apparente coevità degli edifici: pare sia stata costruita tutta nello stesso momento.
7 maggio, giovedi' Canberra - Cotter dam 53 km (tot 840 km)
La mattina visita all'Australian war memorial, con notevole museo ben allestito sugli interventi belllici che hanno visto la partecipazione australiana. Purtroppo abbiamo dovuto visitarlo in fretta per poter dedicare la seconda parte della mattina al Parlamento. Inserita scenograficamente nell'asse fra la vecchia sede del Parlamento e l'Australian war memorial la nuova sede del Governo Federale troneggia con inconsueta discrezione sulla citta'. L'edificio e' infatti interrato (scavato?) nella collina. Sul tetto, fatto di prato, si staglia un pennone con una gigantesca bandiera. Nell'atrio le linee pulite, minimaliste e bicromatiche dell'esterno lasciano il posto a un insieme di marmi piu colorati e dalle volute piu pesanti. Dopo aver visitato le aule, oggi deserte, del Senato e della House of representative saliamo sul tetto per una visione panoramica della colline che abbracciano e quasi nascondono la citta'. Dopo un veloce pranzo ci spostiamo al National Museum of Australia, museo che racchiude un po' di tutto di questa terra dalla storia così breve: si va dal carretto variopinto di un arrotino itinerante degli anni '60 alla recente vicenda degli incendi boschivi del 2003 di Canberra, passando per una vasta esposizione di manufatti aborigeni.
Per la notte ci sistemiamo nell'area campeggio di Cotter Dam immerso nella natura lussureggiante sulle rive del fiume Murrumbidge.
8 maggio, venerdi' Cotter dam - Sydney 357 km (tot 1197km)
Alla mattina visitiamo il Deep space comunication complex, stazione di ascolto spaziale che ha collaborato anche con le missioni Apollo, fornendo insostituibile trasmissione delle immagini dell'Apollo 11.
Il museo annesso e' ricco di memorabilia spaziali, incluso un pezzo di Luna.
Sulla strada ci fermiamo a un'altra big thing il Big Merinodi Golburn.
Sydney si presenta come una citta' rumorosa e trafficata. La nostra prima tappa e' Botany bay, dove il monumento che ricorda il primo approdo di occidentali sul continente e' ora stretto tra una raffineria e una discarica: sicuramente un panorama diverso dalla ricchezza di piante che diede il nome a questa insenatura.
9 maggio, sabato Sydney - Cessnock340 km (tot 1537km)
Alla mattina visita alla zona turistica di Sydney.
L'Opera house appare piu' piccola del previsto e ricorda, quando vista di fronte, gli elmi dei Conquistadores spagnoli. Il giardino botanico prospicente, gradevole e rilassante, è come sempre ben curato. Il punto panoramico presenta una panca scavata nella roccia per la comodita' della signora Macquaire, moglie del governatore della citta'. Al di fuori della zona turistica la citta' si conferma trafficata e disordinata. Non puo' mancare una sosta alla rinomata Bondi beach sulla strada verso nord. Non c'e' alcuna differenza con la riviera romagnola, ad eccezione - e non e' poco - del mare (o meglio oceano) con acqua cristallina e spiaggia bianca. Il resto (palazzoni traffico e gente sudaticcia) e' identico. Ci spostiamo per la notte a Cessnock, nel bel mezzo del nulla, ma nonostante questo il campeggio è quasi completo per via di un festival che si tiene nei paraggi.
Ciao
PS: E se proprio volete cambiare musica... ci sono sempre loro in agguato!
La strada di Jacopo si fa in discesa e il suo viaggio si accende di altri nuovi colori...
... NB tutte le foto non sono originali... i testi sì... a lui la parola!
È tempo di conclusioni e cambiamenti. La stagione volge verso l'inverno, gli alberi perdono le foglie e i prati si rinverdiscono con le piogge dopo l'arsura estiva, si avvia verso la conclusione anche il raccolto della frutta e noi siamo pronti per partire.
la colonna sonora (del viaggio) rigorosamente australiana la dedico a Jacopo e Lisa
Pure i nostri piani sono cambiati, abbiamo venduto la macchina ora e con parte del ricavato abbiamo noleggiato un camper e con questo ci sposteremo per visitare il paese.
Questo cambio di mezzo ci permetterà di risparmiare sui pernottamenti e avere più flessibilità potendo cucinare in autonomia e soprattutto potendo utilizzare un frigorifero.
Non manca altro che andare a ritirarlo e partire. Questo accadrà martedì 5/5 e la nostra prima meta sarà Canberra, la capitale.
Seguiranno aggiornamenti, sicuramente più frequenti rispetto agli ultimi mesi.
Chi può essere adesso che bussa con un post? Sempre Jacopo! Grazie (altrimenti il mio blog latita).
[la colonna sonora di questo post]
Jacopo è stato qui... ma ora cedo la parola a Jacopo!
Ciao a tutti,
l'autunno si avvicina e la stagione agricola sta terminando, il lavoro si fa meno intenso e abbiamo qualche occasione in più per (frequentare) i dintorni.
Sabato 11 (aprile) siamo stati a Bendigo una delle tre città più grandi dello stato di Victoria. La città offre al visitatore diverse attrazioni: dal duomo in stile gotico inglese al parco cittadino passando per la miniera d'oro. È proprio lì che iniziamo la nostra visita.
Dopo aver indossato elmetti e torce la guida ci accompagna nell'ascensore che scende per 61 metri nelle viscere della terra.
Camminando nei cunicoli ci mostrano i diversi macchinari per l'estrazione del minerale aurifero e racconta la vita dei minatori. Da questa miniera, che è stata la fortuna della città, è stata estratta circa una tonnellata d'oro.
Una volta usciti a riveder le stelle, ci spostiamo verso il parco dove è in corso anche una partita di football australiano (uno sport affine al rugby ma nettamente diverso da questo).
Su suggerimento di un collega andiamo a visitare il felceto che ospita una numerosa colonia di fruit bats, ovvero grossi pipistrelli, noti anche con il nome di flying fox per via del colore rossiccio del pelo.
Tra una quindicina di giorni concluderemo la parte lavorativa del nostro viaggio e inizieremo a visitare il paese: gli aggiornamenti si faranno probabilmente più frequenti.