Santa Maria in Valena (Valpolicella, VR)

sabato 24 agosto 2013

Sogni mostruosamente indecifrabili

Il linguaggio dei sogni mi sembra sempre più affascinante con il passare degli anni.
A parte per lo stretto contatto che molti registi hanno instaurato tra gli stessi e il linguaggio cinematografico (un nome per tutti, a me caro, Lynch!), dopo aver sognato avverto sempre quella strana sensazione di aver ricevuto (da me stesso!) un messaggio importante che è doveroso e intrigante decifrare.


Sì, forse nel sonno i flash che durante il giorno hanno colpito la nostra corteccia cerebrale continuano ad alimentare il nostro inconscio e il nostro subconscio, ma come con i giochi enigmistici più complicati (ma lì la soluzione c’è!) raramente riesco a trovarne la… chiave! E’ facile smarrirsi dentro il sogno stesso, e perlopiù i contatti con la realtà sono bellamente interdetti.
Non credo nemmeno ci sia uno schema ricorrente da individuare e che ci siano oltretutto tanti luoghi comuni da sfatare sui sogni. Ad esempio una volta ho sognato distintamente accompagnato da vividi colori, quando invece per anni mi ero persuaso che i sogni fossero solo in bianco e nero.
Poco male, anche perché a volte per sognare non mi serve nemmeno chiudere gli occhi…
Ma vogliamo ancora un mondo all’altezza dei sogni che abbiamo?

Sappiamo ancora trarre ispirazione dai sogni? 



martedì 16 luglio 2013

Old Gaelic Game

Il mondo Gaelico è sicuramento ricco di fascino...



Ma a parte gli inni a carattere sacro, una giornata può essere illuminata anche dal calcio... gaelico!


I Verona Wolverines hanno dato man forte ad alcuni amici irlandesi (e non... also from U.S.A.) con uno sguardo a Rovigo, in modo che la loro deriva(zione) australiana (Aussie Rules ->> Orules) potesse consolidarsi in una disciplina contigua (ma non di palla ovale) nello spirito e nelle dinamiche: il calcio gaelico... appunto.



E non sono mancate le liete sorprese sul campo e (come sempre!) fuori.



All'Arcella di Padova, sotto l'egida di The Paddies si è disputato così, sabato 13 luglio 2013, un torneo-esibizione che ha messo insieme due sport e tanti ragazzi accomunati dalla voglia di divertirsi, vivendo e proponendo qualcosa di alternativo, anche per allargare il movimento (leggi qui).



" Il calcio australiano, chiamato pure australian football, australian rules,aussie rules, footy, è lo sport nazionale australiano e l'attività atletica di gran lunga più praticata e seguita in Australia.

ll regolamento del gioco, codificato nel 1859 (anche se la prima partita fu disputata un anno prima, nel 1858, con un regolamento abbozzato), ha caratteristiche che derivano dagli altri football, soprattutto dal rugby union e presenta somiglianze col calcio gaelico, anche se esso fu codificato più tardi."

martedì 9 luglio 2013

Il problema Spinoza



La lettura diventa speciale quando ha un valore aggiunto, ne sono sempre più convinto.
E allora ecco: un interesse quasi innato per la storia che si dipana tra i due conflitti mondiali, l’attenzione a questioni, in senso lato, filosofiche, "confinanti" con l’etica, legate a questo periodo (un’attenzione in merito coltivata soprattutto leggendo con passione Primo Levi e Hans Hellmut Kirst), il fatto di aver visitato Amsterdam nel 2011 (circostanza che - scusate se è poco - ha fatto scaturire la scintilla di questo blog -> leggere 'First Contact' nella cronologia), il consiglio di una persona fidata (grazie :-) Cristina) mi hanno portato fino a IRVIN D. YALOM, Il problema Spinoza. Da qualche anno non leggevo un libro così…

Parto da questa immagine (di proprietà dell’Holocaust memorial Museum Americano), nella quale i prigionieri di guerra tedeschi guardano increduli e attoniti le immagini di ciò che più di disumano il Nazismo abbia prodotto.




Ma cosa c’entra Spinoza col Nazismo? Ai lettori più curiosi il compito di scoprirlo.

E intanto vi basti sapere che si tratta di un romanzo di un autore competente e intrigante (lo psichiatra Irvin D. Yalom), che ritorna - per così dire - sul luogo del delitto, visto che già si era cimentato, non senza successo, con Nietzche e Schopenhauer.



Spulciando e riducendo dal sito web di aNobii:

Estonia, 1910. Il diciassettenne Alfred Rosenberg riceve una singolare punizione: imparare a memoria alcuni passi dell'autobiografia di Goethe, il poeta che l'adolescente dichiara di venerare come emblema stesso del popolo tedesco. In particolare si tratta dei brani in cui l'autore del Faust si dichiara fervente ammiratore di Baruch Spinoza, il grande filosofo ebreo del diciassettesimo secolo. 

La lettura insinua nella mente del giovane Rosenberg un tarlo che lo accompagnerà per il resto della vita: come può il sommo Goethe aver tratto ispirazione da un uomo di razza inferiore?

Amsterdam, 1656. Bento, in ebraico Baruch, Spinoza ha ventitré anni: la sua famiglia è di origine portoghese, sfuggita all'Inquisizione e riparatasi nella più tollerante Olanda. Ma il giovane pensatore viene scomunicato e costretto a condurre una vita solitaria e appartata, che lo porterà tuttavia a produrre opere sublimi per profondità e drammaticità. Opere che trecento anni dopo non smettono di tormentare, sotto forma di incessanti domande, l'«ariano» Rosenberg, divenuto uno dei fondatori del partito nazista e stretto collaboratore di Hitler.


L’autore, mescolando con grande competenza ricostruzione storica e finzione, ci fa viaggiare nel tempo (tra XVII e XX sec.) e nello spazio (tra Olanda e Germania), ma soprattutto dentro la mente di un giovane tedesco che invecchia maturando idee sempre più deliranti e insieme a un grande grandissimo pensatore: "Ah! Se tutti gli uomini fossero saggi e se, inoltre, volessero il bene la terra sarebbe per loro un paradiso mentre ora essa è per lo più un inferno."



Se anche a scuola si riuscisse a entrare dentro questi "problemi" con tale profondità, non sarebbe più un'ora di storia, filosofia, italiano quella da trascorrere... ma un'ora di grandi scoperte!

(Re)Post estivi: dal blog precedente...

Altissimo di Nago

Agli amici del Rifugio Damiano Chiesa (Altissimo di Nago)

Il Rifugio della Poesia

O Altissime Vette,
al Lago guardate in veste di nubi
o, con dorso sgombro, agli amanti,
solo i più fedeli, vi concedete.

A noi, scalatori di montagne
a noi, che giriamo trincee
con rocce, piante, bocche e valloni
teatrale naturale scenario.

E' il magico volo,
sognante, di Nago,
duemilasessanta gradini
per giungere là dove
Nessuno è straniero”.

Così, in meno di un minuto,
cerchiamo la pace di sempre.

Luca Guerreschi (Pedemonte, VR)





lunedì 24 giugno 2013

FEBBRE AUSTRALIANA

Eh sì, oltre alle temibilissime febbri orientali, esiste anche la febbre… australiana.
Nella fattispecie si tratta della passione che quest’anno ho coltivato per il football australiano.
Qualcuno penserà ad una presa in giro (ma non il era football… americano), qualcun altro penserà ad Abner e Lothar Doubleday inventori – si fa per ridere - di quasi tutte le discipline, oppure ad uno di quegli strani mix di sport (stile “Giochi senza frontiere”, ma senza gli arbitri svizzeri Guido Olivieri e Gennaro Pancaldi) cari soprattutto agli elvetici, parodiati con successo sempre dalla Gialappa’s Band.
Beh, forse in tutto questo giocare qualcosa di vero c’è, tanto che i campioni in carica Orules 2012-2013 sono proprio i Lugano Bankers, sia nel torneo maschile sia in quello femminile.



In realtà si tratta di uno sport molto bello e molto duro che in Italia si gioca per pochi eletti (nel senso che è ancora in via di affermazione ed espansione) sia nella versione pro (A.F.L.) che "amatoriale" (Orules).
Chi lo volesse seguire in tv può scandagliare (specialmente il sabato mattina) la programmazione di Eurosport2, chi lo volesse seguire dal vivo il campionato tornerà a settembre con la coppa italo-svizzera.
Il Tubo permette però, come sempre, una presentazione immediata ed efficace



Vi risparmio, per chiudere, noiose dissertazioni sul regolamento o panegirici di circostanza: si tratta semplicemente di correre (tanto), calciare (tre sono le porte, larghe e belle alte, a disposizione), saltare, placcare (entro certi limiti), passare la palla... e fantasia!
Attenzione che la palla è ovale, per cui quando tocca terra non saprai mai dove andrà a finire, come del resto non deve mai finire mai la benzina… se vuoi stare in campo (in uno di meno i Verona Wolverines hanno disputato la loro migliore tappa di campionato!).

Perché tutto questo? Beh, per il gusto non di vincere (meglio che non riporti gli scores del mio primo campionato) ma di partecipare e di rimettermi in forma. Alla mia quasi veneranda età non è stato poco.


sabato 22 giugno 2013

Appendìce al (re)post - SherlockBBC

Ho rivisto in questi giorni A scandal in Belgravia la più bella - a mio avviso - tra le puntate (a parte il folgorante quarto d'ora iniziale della 2x03) dello Sherlock targato BBC.

Come non riproporre, estrapolandolo dalla puntata in questione, un ulteriore enigma che omaggia proprio il pensiero laterale?

Ci sono due uomini distanti circa 200 metri tra di loro: il primo è intento a riparare l'auto in panne sul ciglio della strada; il secondo sembra intento ad osservare il cielo sul ciglio di un piccolo rivo d'acqua.
Finalmente il primo uomo sembra venire a capo del guasto e prova a riavviare il motore, lanciando uno sguardo soddisfatto verso l'uomo del ruscello, che continua a osservare in alto. Ma un forte boato, proveniente dal tubo di scappamento, gli fa capire che il guasto è tutt'altro che risolto. A quel punto si gira subito verso l'uomo del ruscello e... lo vede sdraiato per terra... nonché, una volta raggiunto, lo troverà morto senza una apparente spiegazione.

lunedì 10 giugno 2013

Un (Re)Post per l'estate

Apro i post estivi (ri)pubblicando alcuni classici del PENSIERO LATERALE.
Per allungare il piacere di una serata in compagnia, a cena o davanti un gelato, o dove e quando lo vorrete voi...

NOTA A MARGINE: Li ho proposti quasi tutti ai miei alunni di prima media, i quali, non senza un pizzico di stupore e qualche piccolo aiutino (e vai coi diminutivi), li hanno brillantemente risolti (specialmente quegli alunni che a volte faticano nel ragionare...).
Come dire il pensiero laterale libera la mente e apre nuove strade. Attenti a non perdervi e contattatemi pure per le soluzioni se ne avrete bisogno.

DEDICA: a Faramir, doctor mirabilis


1. L'UOMO AL BAR
Un uomo entra in un bar e chiede al barista un bicchiere d'acqua. Il barman tira fuori una pistola e la punta verso l'uomo minacciando di sparare. L'uomo dice: “Grazie!”. E se ne va. Come si spiega?


2. NÉ VEDOVO NÉ DIVORZIATO
Un uomo sposa venti donne della sua città ma non viene accusato di poligamia. Come si spiega?


3. UNA CURIOSA ABITUDINE
Ogni mattina, un uomo esce dal suo appartamento, scende al piano terra con l’ascensore e si reca al lavoro. Ogni sera, nel rientrare a casa, risale con l’ascensore ma si ferma quasi puntualmente parecchi piani prima del suo, perché nella maggior parte dei casi, raggiunge il proprio appartamento tramite le scale. A ben vedere non è un inquilino qualunque. Chi è? Perché si comporta così?


4. SONO ROVINATO!!
C’è una persona con un piccolo fiasco in mano, in compagnia di altri amici che lo guardano con attenzione. Appena giunto presso un parco, si trova costretto a depositare il fiasco e non manca di esclamare: “Così mi sono rovinato!!”. Chi è? Perché afferma ciò?


5. UNA MORTE MISTERIOSA
n un luogo deserto viene ritrovato il cadavere di un uomo. E’ praticamente nudo e stringe tra le dita un piccolo stecchino. Cosa lo ha portato a morire così misteriosamente?


6. LA DONNA VELATA
Una giovane donna indossa un velo che le circonda il capo, nascondendo in parte le forme del suo viso, ma permettendole una buona visuale e una respirazione del tutto normale. All'improvviso due individui muscolosi la sollevano da terra e la gettano in una piscina. La donna non ha mai incontrato queste due persone e, pur sapendo nuotare perfettamente e non avendo impedimenti negli abiti, non riesce a salvarsi. Cosa è successo?


7. IL CADAVERE IN MEZZO ALLA FORESTA
In mezzo ad una grande foresta fu trovato il cadavere di un uomo completamente vestito da sub. Indossava la muta, la maschera, le pinne, le bombole dell'ossigeno e persino le zavorre. Il lago più vicino era distante 12 km e il mare distava 150 km. La foresta non era attraversata da alcuna strada e intorno all'uomo non c'era alcun mezzo di trasporto. Solo alberi bruciacchiati. Come si spiega?


8. UNA DECISIONE ESTREMA
Un uomo rientra a casa nel cuore della notte e prima di coricarsi decide di guardare il telegiornale. Venuto a sapere dal notiziario di un grave incidente, sale di corsa al piano di sopra, accende una luce e decide di suicidarsi. Chi è? Perché ha preso in pochi istanti una decisione così estrema?


9. ROMEO E GIULIETTA
In una stanza al quarto piano di un palazzo di dieci piani, chiusa a chiave dall'interno giacciono riversi in terra, morti, Romeo e Giulietta. La finestra è aperta, in terra spiccano una larga pozzanghera d'acqua e dei vetri rotti. Si sa con certezza che nessuno è entrato o uscito dalla stanza da almeno tre giorni. I due non presentano segni di violenza.


10. IL DESTINO A TAVOLA
Un uomo anziano, guidato dalla moglie, entra in un ristorante specializzato in carne di ogni tipo. Scelta una particolare pietanza (per rievocare un episodio decisivo della sua vita), afferma (mescolando stupore e rabbia): “Non sa di gabbiano!!”. E quasi subito si accascia, come tramortito. Cosa gli è capitato?