scritto da FRANCA VALERI
sottotitolo (E LA CHIAMANO VECCHIAIA)
edito da EINAUDI
due chiacchiere con Franca: IL GIORNALE.IT
... guarda tutto con ancor più distacco di quanto già non facesse attraverso la sua arte (di attrice) e la sua intelligenza (di donna).Buon compleanno #FrancaValeri! Nata il 31-7-1920, @RaiCultura la festeggia con uno speciale: https://t.co/u4hxENc1ga pic.twitter.com/Xbd9IMRUDN— Rai Letteratura (@RaiLetteratura) 31 luglio 2016
La sua scrittura è breve e divagante, liberamente ispirata a ciò che dal suo cantuccio romano riesce a mettere a fuoco, in particolare sul senso della vecchiaia, che in fondo un senso non ha, se non quello di rallentare tutto, tanto l'impatto dell'attualità quanto la potenza dei ricordi.
Io che sono rimasto conquistato dalla sua autobiografia non posso che apprezzare questo filotto di libriccini che dal 2010 Einaudi ci sta proponendo: un mémoire in libertà per stare ancora un po' in sua compagnia.
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