Santa Maria in Valena (Valpolicella, VR)

venerdì 2 settembre 2016

#in viaggio BELLINZONA

Capoluogo del Ticino, rivale di Lugano su molti fronti, Bellinzona occupa un'importante posizione strategica in quanto costituisce allo stesso tempo un passaggio verso l’Italia, per chi proviene da nord, e un comodo accesso alle Alpi da sud (per altro alla dogana di Chiasso non ho potuto non posare lo sguardo su decine e decine di profughi accampati in stazione).




Vista la collocazione geografica, la conseguente meta del mio viaggio di un giorno non poteva che essere la visita ai tre celebri castelli che hanno da secoli presidiato un luogo siffatto, accompagnando e sormontando chiese, strade e piazze caratteristiche, un teatro neoclassico e antiche dimore, perlopiù perfettamente restaurate.

Castelgrande (la Murata)

Castello di Montebello


Le costruzioni difensive di Bellinzona fanno parte delle testimonianze più significative dell’arte architettonica militare del Medioevo nell’arco alpino e perciò sono state inserite nel patrimonio mondiale dell’UNESCO a partire dall’anno 2000.
Il Castelgrande è il più antico e più solido dei castelli di Bellinzona ed offre una deliziosa veduta sul centro storico e i suoi dintorni insieme agli ancor più panoramici castelli di Montebello e Sasso Corbaro, tutti raggiungibili a piedi, seppur con minimo di sforzo e di allenamento alle camminate.

Parentesi motoria (in Ticino lo sport è gestito dai dicasteri cittadini e ogni città cerca di moltiplicare le proprie offerte... nella vicina, seppur acerrima rivale Lugano, avevo già avuto l'occasione di sconfinare per giocare a football australiano).

La vista sugli impianti sportivi di Bellinzona dalla Murata

Arrivando di sabato ho potuto inoltre tuffarmi nel grande mercato settimanale di piazza Nosetto per poi salutare, solo poche ore dopo nel momento del rientro a Verona, una città pressoché deserta.
Per completare la giornata, mi sono concesso come ciliegina sulla torta la visita ai bellissimi affreschi della chiesa di Santa Maria delle Grazie, limitrofa a quella di San Biagio e al parco e  di Villa dei Cedri (appena riaperta).

Chiesa di Santa Maria delle Grazie

La chiesa di S.M.d.G. ha ha subito qualche hanno fa un devastante incendio
 
La chiesa dedicata a San Biagio

Molti sono, infine, gli itinerari che si snodano da Bellinzona nel caso si abbia qualche giorno in più a disposizione, per cui ho dovuto a malincuore rinunciare alla visita alle piccole antiche chiesette che si stagliano nei dintorni, luoghi di vera spiritualità che regalano sempre qualche chicca al visitatore e in alcuni casi l’emozione di ritirare le chiavi dal responsabile per procedere personalmente alla visita.

Varcare il confine pur solo di poche decine di kilometri, pur respirando l’aria nostrana del Canton Ticino, rimane insomma un notevole salto sotto vari punti di vista. Provare per credere!

http://www.ticino.ch/
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