JOSTEIN GAARDER
La ragazza delle arance
Tea
E' stata annunciata da pochi giorni la presenza dell'autore al prossimo
Festival della Letteratura di Mantova
ALCUNE IMPRESSIONI - Non amo
particolarmente la costruzione della trama in Gaarder e alcuni passaggi dello stile (quella sorta di - come dire - didascalismo...), ma resto sempre
affascinato da come l’autore sappia colpire infallibilmente certe corde… personali, che vanno diritte al cuore (gli sguardi dell'amore, il pensiero che si impadronisce di noi, quasi più degli istinti).
La lettura è abbastanza
scorrevole ed è facilmente accostabile a quella del ben più celebre “Il mondo
di Sofia”: un padre presente pur nella sua sostanziale assenza, lo spazio come
proiezione dell’origine e della dimensione primigenia della vita, le grandi
domande (in senso lato filosofiche) sulla ricerca di un senso da dare alla
propria esistenza e a quella di chi è a noi legato o dal sangue, o dall’amicizia, o, soprattutto, dall’amore... quell’amore
che scocca sempre a partire da uno sguardo.
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