Santa Maria in Valena (Valpolicella, VR)

lunedì 31 marzo 2014

In visita a Montorio: incroci tra passato e presente

Oggi, lunedì 31 marzo è stato a tutti gli effetti un bel lunedì di primavera, e per la prima I non c’è stato niente di meglio che dedicarsi ad un’uscita alla scoperta delle risorgive di Montorio e di tante storie, piccole e grandi, moderne e antiche, collegate a questo territorio.

Accompagnati dalla prof.ssa Brugnoli e dal prof. Guerreschi, ma soprattutto allietati dalla preziosa guida di Mario Patuzzo (per i curiosi - visitate http://www.mariopatuzzo.it/), i nostri “venticinque lettori meno uno” (ai box per un male di stagione) hanno percorso un itinerario naturalistico attraverso (letteralmente) quelle celebri risorgive che ai tempi dei Romani hanno in qualche misura permesso alla nostra Verona di completare da est quella rete idrica che ne ha garantito (insieme anche all’altro celebre acquedotto proveniente dall’occidentale Valpolicella) lo sviluppo urbano giù dal colle di San Pietro, colle sul quale si collocano le più antiche origini della città.


I nostri ragazzi di prima I hanno potuto così scoprire (e toccare con mano!) come da vallate antiche, come in questo caso la Valpantena un tempo sede di numerosi culti pagani legati soprattutto agli elementi naturali (Grezzana e le Grazie, Marzana e Marte, Vendri e Venere), o come la Val Squaranto stessa, da sempre provenga per via superficiale (attraverso ruscelli e torrenti) o sotterranea (attraverso le risorgive influenzate dal gioco degli strati di roccia impermeabile e non) un elemento alla base di tutta la vita: l’acqua.

E’ stato interessante poi scoprire come le “Loze” (ovvero la loggie degli Scaligeri a Montorio) abbiano rappresentato un celebre luogo di svago e divertimento ben noto ai più ricchi uomini medievali italiani e non, a tal punto da ispirare forse Boccaccio per la sua novella dedicata a Florio e Biancifiore e magari da entrare (mescolandosi, in verità, alla celebre storia d’amore di matrice orientale di Piramo e Tisbe) nell’orizzonte di Shakespeare, per dar vita, nella lontana Verona, all’aspra lotta tra “Montecchi e Cappelletti”.


E dove alcune delle acque delle risorgive di Montorio, dopo essere emerse in numerosissimi rivoli (legati perciò anche all’antico Fiumicello che puntava invece verso l’attuale Campomarzo/zona cimitero Monumentale), dopo aver garantito in passato l’energia necessaria per la produzione tessile prima e favorevole ad una certa vocazione industriale (Montorio “piccola Manchester”) e dopo essersi allargate in pittoreschi specchi (da quello attiguo e addirittura sottostante l’antica Chiesa di Santa Maria ai piedi della collina fino al vasto Fontanòn più a valle), confluiscono (per convogliarsi verso l’Adige attraverso il Fibbio e il canale artificiale Sava), proprio lì vicino è stato possibile godere di un piacevole momento di gioco e di ristoro.

Ma anche scoprire un ultimo curioso “incrocio”, con la presenza in loco della sede dell’Unione Ciclistica Montoriese, società sportiva che ha in qualche modo come protagonista un “ciclista della Val Squaranto”, reso celebre in questi giorni dal video di Frank hi nrg, con una hit musicale, “Pedala”, in stile rap, che avrà il privilegio di essere la sigla ufficiale dell’ormai non lontano Giro d’Italia 2014.


“Scriviam la nostra storia…”

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