Santa Maria in Valena (Valpolicella, VR)

venerdì 27 agosto 2021

#INVIAGGIO La magia del Sud Italia TRA TERRA E MARE

Un po' della magia del mio recente viaggio (luglio 2021) in Sud Italia per immagini (random) e brevi (o almeno ci provo) didascalie.


Molfetta (BARI)

Un luogo magico perché... dove lo trovi un duomo con le cupole a trullo e con il mare lì vicino a fare la guardia?




Oasi WWWF di Policoro (MATERA)

Un luogo magico perché... qui la natura la rispettano e la curano con amore. Le tartarughe (soprattutto... ma non solo) ringraziano.



Rione Dirupo, Pisticci (MATERA)

Un luogo magico perché... il passato ha lasciato i segni di un mondo in cui l'uomo lottava, e spesso sopperiva, di fronte alla natura. Le tegole dei tetti anticamente ricalcavano la forma della parte della gambe dell'artigiano che le modellava e il nome del rione che qui vedete ha a che fare con una frana, fenomeno dal quale è stata, ed è tuttora, segnata la storia della Basilicata. I calanchi visibili sullo sfondo ne sono fedeli testimoni e attori protagonisti allo stesso tempo.



Arcobaleno visto dalla spiaggia di Praia a Mare (COSENZA)

Un luogo magico perché... vi è comparso l'arcobaleno, uno spettacolo mai banale, che in vacanza diventa "un di più" beneaugurante e rasserenante. E poi per me Praia a Mare è un luogo del cuore legato sia alla mia adolescenza sia alla mia gioventù.




Venosa (POTENZA)

Un luogo magico perché... è la città di Orazio, il cui monito, che qui leggete, è sempre stato (e spero sempre sarà) per me un punto fermo. Venosa è molto cambiata (in meglio) nel tempo e meriterebbe di essere visitata di nuovo per il vino (ma come non ricordare i grissini ai peperoni cruschi) e per la bella semplicità di chi ci vive. Siamo nell'area del Vulture.

 

Spiaggia di Ginosa Marina (TARANTO)

Un luogo magico perché... l'acqua del mare in Puglia non ti tradisce mai, anche se a questo giro ci ha provato due volte: qui per il mare mosso, e nella vicina Castellaneta Marina sempre per il mare mosso e per qualche (piccola in verità) medusa.



Trekking nei pressi di Castelmezzano (POTENZA)

Un luogo magico perché... la vista che si gode è pazzesca. Dovevamo scegliere (con Roberto che mi accompagnava) tra il trekking e il Volo dell'Angelo. Il primo prometteva meglio, ma non ha mantenuto la parola, perché le indicazioni/segnavia sono improvvisamente sparite in un fitto bosco. Meglio il secondo?




MATERA nel ricordo di un film recente (ma non troppo)

Un luogo magico perché... Matera è Matera: la prima volta che la vedi non ci credi che esiste veramente una città così e quando ci torni realizzi che la magia continua!



MATERA, la bottega del celebre amaro  

Un luogo magico perché... dalla provincia di Matera, Pisticci per la precisione, prende il via la storia della famiglia Vena, che si diramerà anche oltreoceano. L'iniziale produzione dolciaria (con tanto di riconoscimento ufficiale sabaudo) ha poi virato con molta più decisione sulla liquoristica. Il fascismo ha fatto di tutto per abbatterne la sopravvivenza; per fortuna, poi, la tenacia di famiglia ha prevalso su quella di regime e sulle tavole degli italiani l'ultimo giro è garantito.  



MATERA, ingresso turistico di una casa grotta

Un luogo magico perché... lì dentro il tempo corre velocemente all'indietro. Visitare una casa grotta a Matera è d'obbligo per un turista, in una città dove di turismo, almeno fino a pochi decenni fa, nessuno ne avrebbe mai immaginato l'esplosione. La vita ti metteva di fronte a tutt'altre priorità ed entrandovi tutto ciò lo respiri. 



MATERA, vista sulla parte più primitiva e mai edificata

Un luogo magico perché... in Italia e nel mondo non ce ne è e non ce ne sarà mai un altro uguale. Il paesaggio della Murgia e delle gravine sotterranee raggiungono qui il loro apice in un mix tra passato e presente, sopra e sotto, dentro e fuori, che solo a parole è praticamente impossibile riportare. 




L'acquedotto (MATERA)

Un luogo magico perché... l'arrivo dell'acquedotto pugliese ha cambiato la storia di una buona fetta di territorio tra Puglia e Lucania, aprendo la strada a un necessario salto in avanti. Se non è vera magia questa...



Panoramica sulla città (MATERA)

Un luogo magico perché... è quando si più vicino a un presepe possiate trovare in Italia ed uno dei pochi luoghi al mondo dove ancora sopravvive una forte impronta della civiltà rupestre.




Tavole Palatine, Metaponto (MATERA)

Un luogo magico perché... facile! Avrebbe a che fare con Pitagora ed è uno dei luoghi simbolo della cultura della Magna Grecia in Italia. Hera ci protegge ancora.




Museo Archeologico di Metaponto (MATERA)

Un luogo magico perché... quanto di più rilevante è stato reperito di antico, soprattutto sulle alture sopra le valli lucane, è qui custodito. La Lucania è stata in passato terra amabilissima e raffinata, molto più di tante regioni dell'attuale Nord Italia.




Ponte sull'acquedotto, Gravina di Puglia (BARI)

Un luogo magico perché... costruito nel Settecento grazie all'iniziativa della potente famiglia degli Orsini dimostra come si potessero conciliare vari interessi alla fine utili a tutta la comunità. Una magia che nel presente più recente sembra in via di estinzione...




La casa della Cola Cola, Gravina di Puglia (BARI)

Un luogo magico perché... simboleggia quanto di magico e misterioso il passato sapeva materializzare... Un gallo colorato, un volatile non identificato, un fischietto. Ognuno dice la propria. Ma ci sarà un minimo di verità? Fischiare, o cliccare qui, per credere!




Altamura (BARI)

Un luogo magico perché... questo paese è pieno di angolini da scoprire, angolini caratteristici e accoglienti due qualità tipiche dell'indole pugliese.




Altamura (BARI)

Un luogo magico perché... vedi sopra... idem con patate... se poi parliamo di focaccia con patate, finisce che, anziché parlare, non smetterete più di mangiarla, la focaccia.




Altamura (BARI)

Un luogo magico perché... il duomo di Altamura rappresenta per me una delle chicche più affascinanti di tutto il Sud Italia. La bellezza e la fierezza dello sguardo di questo leone stiloforo ne è prova certa. 




Giovinazzo (BARI)

Un luogo magico perché... tra Giovinazzo, Corato e altri paesi limitrofi si trovano le origini di alcuni dei miei amici di gioventù che non vedo più da anni, con i quali ho passato periodi davvero magici, appunto. Anche l'Algida ha visto in questo scorcio qualcosa di magico per la sua campagna pubblicitaria estiva 2021. Ma la magia deve restare magia e non deve farsi rubare l'anima dal commercio, anche perché questo borgo (di pescatori), in questi ultimi anni un po' trascurato in alcune zone meriterebbe di essere valorizzato di più.





Due scatti di Villa Lante, Bagnaia (VITERBO)

Un luogo magico perché...come tutta la provincia di Viterbo prima di assurgere agli onori (ma va là...) delle cronache per il rave party di Ferragosto (e dintorni) è sempre stata baciata dalla magia del cinema (tanti i titoli da citare per cui vi rimando all'immagine successiva, anzi no, cliccate qui)... non a caso! Location così dimostrano come nei feudi pontifici il tempo e la bellezza abbiano percorso una strada tutta loro.



Viterbo (VT)

Un luogo magico perché... quando visiterete per la prima volta la Tuscia ne rimarrete incantati. Vado in ordine sparso: il centro storico e i suoi palazzi, il lago di Vico e di Bolsena (ma ce ne sono altri più o meno noti), Caprarola e la Villa dei Farnese che richiama turisti da tutta Europa, Celleno il Borgo Fantasma, Civita di Bagnoregio la città che muore, il Parco di Bomarzo, Ronciglione e la vicina chiesetta di sant'Eusebio. Ecco alcuni relativi scatti a seguire.


Celleno, il Borgo Fantasma



Celleno (VITERBO)

Qui avrebbe vissuto anche un esponente degli Scaligeri di Verona, come dimostrerebbe questo inserto nella mura del castello. L'amore per una donna o cos'altro l'avrà spinto fin qui?



Una tipica cucina all'interno del borgo di Celleno (VITERBO)







PER CONCLUDERE

In viaggio tra TRA TERRA E MARE il Sud Italia sta per me diventando ogni che passa tutto un luogo del cuore... provare per credere. E vi saluto con questi ultimi tre scatti, tre altre storie tutte da raccontare, ma soprattutto da vedere sul posto. Una foto finisce per cogliere solo una minima parte di questa grande bellezza.



Il Cristo di Maratea (POTENZA)



Il convento francescano di Tursi (MATERA)



Il paese di Craco (MATERA)


mercoledì 9 settembre 2020

A proposito di #TENET

 A proposito di #TENET... Non credo di riguardarlo, ma avendolo visto nel giorno d'uscita in sala e avendo di conseguenza seguito con interesse il ricchissimo (e devo dire assai stimolante) dibattito scaturito, mi sono convinto che il film paga il fatto di non essere stato girato subito, ovvero sei o sette anni fa, quando è stato concepito (e magari allora il fratello avrebbe pure battuto un colpo in sceneggiatura).

La rottura di paradigma che Nolan difende è ormai lontana qualche anno e pensare alla cifra del palindromo come di rottura epocale ora, mi suona difficile. Gli stessi scenari da spy-movie, inseguiti per tutto il film, non vengono innervati a sufficienza dalla rottura spazio-temporale. C'è molto dejavu, non sempre semplice da decifrare però.

Film come #THEMATRIX o serie Tv come #LOST sembrano a me più riusciti e centrati anche perché maggiormente figli del loro tempo.

O forse la manovra a tenaglia (cara già ai grandi condottieri della storia antica) non si è ancora compiuta. Ma questo lo lascio dire ai nolaniani. Io - senza troppe pretese di critico sia chiaro - mi limito a non bocciare il film, come avevo invece pensato subito dopo essermi alzato dalla poltrona/sedia del cinema. 


martedì 17 marzo 2020

#consigliodelgiorno OSVALDO SORIANO

Risultato immagini per OSVALDO SORIANO

6 gennaio 1943, Mar del Plata, Argentina - 29 gennaio 1997, Buenos Aires, Argentina


Ecco qui uno scrittore che non delude mai, non solo perché ha scritto indelebili pagine di sport, ma perché la sua scrittura, aldilà dei contenuti sportivi, ha un tocco magico e immaginifico, capace di ri-trasformare la realtà. Lo sport è solo una cassa di risonanza di una scrittura già risonante, detta in modo molto personale.

Il consiglio di oggi è, oltre a quello di cercare qui qualche libro che stuzzichi il vostro interesse, la visione di un film che ben testimonia lo spirito di Osvaldo Soriano.

A partire da un suo celebre racconto è stato girato un film che ha dato vita ad una fantasia letteraria stupefacente: quella del MONDIALE DIMENTICATO!


Risultato immagini per il mondiale dimenticato


Una buona visione!

lunedì 16 marzo 2020

#consigliodelgiorno SHERLOCK HOLMES

Riapro il canale del blog per lanciare qualche consiglio di (video)lettura.
Oggi ho visto un bel documentario su Sherlock Holmes.

Risultato immagini per sherlock holmes documentario 2017 conan dolye vs holmes

Eccolo il link di RaiPlay: https://www.raiplay.it/video/2019/01/Sherlock-Holmes-vs-Conan-Doyle-76000957-9f51-4e3e-adfd-ff5c6a41588c.html

Ritroverete un amico, il cui papà alla fine ha dovuto, volente o nolente, cedere il passo.

giovedì 3 gennaio 2019

#azonzo BOLOGNA: STURMTRUPPEN 50 ANNI

Oggi 3 gennaio 2019, la mostra di Bonvi nella “sua” Bologna (presso Palazzo Fava, ingresso in via Manzoni al civico n. 2) è stato il pretesto per concedermi qualche squarcio di giornata in compagnia di mio fratello in questa splendida città, che, quando possibile, cerco di raggiungere per le sue mille iniziative (prima di Natale ero stato con un’amica in Cineteca per la presentazione del Nuovo Mereghetti (non perdetelo!).


Bonvi, nome d'arte di Franco Bonvicini, ci ha regalato – come tutti sanno - le prime strisce delle Sturmtruppen fin dal lontano 1968. Sempre grazie a lui hanno preso corpo gli altrettanto celebri Cattivik e Nick Carter (quanti pomeriggi passati, sempre con mio fratello, davanti ai "Fumetti in Tv" di Supergulp, ma anche a leggere qualche avventura di questi originali detective), per non parlare di alcune chicche che ho compreso a pieno solo oggi, gustandomi l’ultima sezione della mostra, quali "L'uomo di Tsushima" (1978) o le "Storie dallo spazio profondo", serie di genere fantascientifico/umoristico ideata dall’amico Francesco Guccini. Completano il quadro "Marzolino Tarantola" (1979), "Milo Marat" (1974), "Cronache del dopobomba" (1973), "Incubi di provincia" (1981), "Blob" (1994) e il libero adattamento (sotto forma di libro illustrato) della vicenda di Alì Babà e i quaranta ladroni.





Il fiero alleaten Galeazzo Musolesi: è l'unico personaggio ad avere un'identità precisa. Italiano di San Giovanni in Persiceto, col suo comportamento furbo e approfittatore rappresenta una parodia degli stereotipi sugli italiani in guerra. Il suo nome, che richiama quelli di Benito Mussolini e Galeazzo Ciano, si deve a una burla che nel 1964 un gruppo di studenti di liceo amici di Bonvi fecero al preside della loro scuola, inviando al settimanale Oggi una lettera a firma di un fantomatico Galeazzo Musolesi, che affermava di essere stato compagno d'armi del preside durante la prima guerra mondiale e lo descriveva come un eroe, dicendo di averlo sentito leggere ad alta voce Dante sotto un furioso bombardamento per sollevare il morale delle truppe.


Il fumetto è una forma d’arte e di comunicazione che continua ad accomunare, seppur con rinnovati personaggi e stili, svariate generazioni e per me la mostra è stata un piccolo tuffo nel passato, in un mondo che un po' mi manca.



sabato 14 luglio 2018

#riletture I PICCOLI MAESTRI


Rileggere quest'opera di Meneghello è stata l'occasione per apprezzarne la capacità di ironia e di distacco da quei momenti della gioventù nei quali ti ritrovi catapultato con tutto te stesso magari con qualche inconsapevolezza nel pieno delle tua vita, ma nei quali porti già dentro di te quelle sensazioni, quasi trasognanti, che poi con il dovuto distacco si fanno narrazione e racconto di un modo di crescere e di comprendere che in fondo non finisce mai di accompagnarti, anche quando ti ritenevi per l'appunto un giovane e più o meno inconsapevole non conformista.

martedì 3 luglio 2018

#letture INDRO AL GIRO


Un maestro di giornalismo, un uomo estremo come Indro Montanelli ha lasciato in tutti i suoi scritti una precisa impronta di sé. Anche in queste cronache dal Giro d'Italia dell'immediato dopoguerra traspare la sua penna penetrante, in quelle divagazioni, mai veramente tali, che restituiscono sempre un qualcosa in più al ritratto o all'allusione del caso… Bartali può essere come Pantagruel? Il giro è un'eterna domenica? Coppi una otto cilindri? In fondo Dio è saragatiano… conclude Indro.

http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/contro-il-coro/1088/default.aspx