Santa Maria in Valena (Valpolicella, VR)

mercoledì 9 settembre 2020

A proposito di #TENET

 A proposito di #TENET... Non credo di riguardarlo, ma avendolo visto nel giorno d'uscita in sala e avendo di conseguenza seguito con interesse il ricchissimo (e devo dire assai stimolante) dibattito scaturito, mi sono convinto che il film paga il fatto di non essere stato girato subito, ovvero sei o sette anni fa, quando è stato concepito (e magari allora il fratello avrebbe pure battuto un colpo in sceneggiatura).

La rottura di paradigma che Nolan difende è ormai lontana qualche anno e pensare alla cifra del palindromo come di rottura epocale ora, mi suona difficile. Gli stessi scenari da spy-movie, inseguiti per tutto il film, non vengono innervati a sufficienza dalla rottura spazio-temporale. C'è molto dejavu, non sempre semplice da decifrare però.

Film come #THEMATRIX o serie Tv come #LOST sembrano a me più riusciti e centrati anche perché maggiormente figli del loro tempo.

O forse la manovra a tenaglia (cara già ai grandi condottieri della storia antica) non si è ancora compiuta. Ma questo lo lascio dire ai nolaniani. Io - senza troppe pretese di critico sia chiaro - mi limito a non bocciare il film, come avevo invece pensato subito dopo essermi alzato dalla poltrona/sedia del cinema. 


martedì 17 marzo 2020

#consigliodelgiorno OSVALDO SORIANO

Risultato immagini per OSVALDO SORIANO

6 gennaio 1943, Mar del Plata, Argentina - 29 gennaio 1997, Buenos Aires, Argentina


Ecco qui uno scrittore che non delude mai, non solo perché ha scritto indelebili pagine di sport, ma perché la sua scrittura, aldilà dei contenuti sportivi, ha un tocco magico e immaginifico, capace di ri-trasformare la realtà. Lo sport è solo una cassa di risonanza di una scrittura già risonante, detta in modo molto personale.

Il consiglio di oggi è, oltre a quello di cercare qui qualche libro che stuzzichi il vostro interesse, la visione di un film che ben testimonia lo spirito di Osvaldo Soriano.

A partire da un suo celebre racconto è stato girato un film che ha dato vita ad una fantasia letteraria stupefacente: quella del MONDIALE DIMENTICATO!


Risultato immagini per il mondiale dimenticato


Una buona visione!

lunedì 16 marzo 2020

#consigliodelgiorno SHERLOCK HOLMES

Riapro il canale del blog per lanciare qualche consiglio di (video)lettura.
Oggi ho visto un bel documentario su Sherlock Holmes.

Risultato immagini per sherlock holmes documentario 2017 conan dolye vs holmes

Eccolo il link di RaiPlay: https://www.raiplay.it/video/2019/01/Sherlock-Holmes-vs-Conan-Doyle-76000957-9f51-4e3e-adfd-ff5c6a41588c.html

Ritroverete un amico, il cui papà alla fine ha dovuto, volente o nolente, cedere il passo.

giovedì 3 gennaio 2019

#azonzo BOLOGNA: STURMTRUPPEN 50 ANNI

Oggi 3 gennaio 2019, la mostra di Bonvi nella “sua” Bologna (presso Palazzo Fava, ingresso in via Manzoni al civico n. 2) è stato il pretesto per concedermi qualche squarcio di giornata in compagnia di mio fratello in questa splendida città, che, quando possibile, cerco di raggiungere per le sue mille iniziative (prima di Natale ero stato con un’amica in Cineteca per la presentazione del Nuovo Mereghetti (non perdetelo!).


Bonvi, nome d'arte di Franco Bonvicini, ci ha regalato – come tutti sanno - le prime strisce delle Sturmtruppen fin dal lontano 1968. Sempre grazie a lui hanno preso corpo gli altrettanto celebri Cattivik e Nick Carter (quanti pomeriggi passati, sempre con mio fratello, davanti ai "Fumetti in Tv" di Supergulp, ma anche a leggere qualche avventura di questi originali detective), per non parlare di alcune chicche che ho compreso a pieno solo oggi, gustandomi l’ultima sezione della mostra, quali "L'uomo di Tsushima" (1978) o le "Storie dallo spazio profondo", serie di genere fantascientifico/umoristico ideata dall’amico Francesco Guccini. Completano il quadro "Marzolino Tarantola" (1979), "Milo Marat" (1974), "Cronache del dopobomba" (1973), "Incubi di provincia" (1981), "Blob" (1994) e il libero adattamento (sotto forma di libro illustrato) della vicenda di Alì Babà e i quaranta ladroni.





Il fiero alleaten Galeazzo Musolesi: è l'unico personaggio ad avere un'identità precisa. Italiano di San Giovanni in Persiceto, col suo comportamento furbo e approfittatore rappresenta una parodia degli stereotipi sugli italiani in guerra. Il suo nome, che richiama quelli di Benito Mussolini e Galeazzo Ciano, si deve a una burla che nel 1964 un gruppo di studenti di liceo amici di Bonvi fecero al preside della loro scuola, inviando al settimanale Oggi una lettera a firma di un fantomatico Galeazzo Musolesi, che affermava di essere stato compagno d'armi del preside durante la prima guerra mondiale e lo descriveva come un eroe, dicendo di averlo sentito leggere ad alta voce Dante sotto un furioso bombardamento per sollevare il morale delle truppe.


Il fumetto è una forma d’arte e di comunicazione che continua ad accomunare, seppur con rinnovati personaggi e stili, svariate generazioni e per me la mostra è stata un piccolo tuffo nel passato, in un mondo che un po' mi manca.



sabato 14 luglio 2018

#riletture I PICCOLI MAESTRI


Rileggere quest'opera di Meneghello è stata l'occasione per apprezzarne la capacità di ironia e di distacco da quei momenti della gioventù nei quali ti ritrovi catapultato con tutto te stesso magari con qualche inconsapevolezza nel pieno delle tua vita, ma nei quali porti già dentro di te quelle sensazioni, quasi trasognanti, che poi con il dovuto distacco si fanno narrazione e racconto di un modo di crescere e di comprendere che in fondo non finisce mai di accompagnarti, anche quando ti ritenevi per l'appunto un giovane e più o meno inconsapevole non conformista.

martedì 3 luglio 2018

#letture INDRO AL GIRO


Un maestro di giornalismo, un uomo estremo come Indro Montanelli ha lasciato in tutti i suoi scritti una precisa impronta di sé. Anche in queste cronache dal Giro d'Italia dell'immediato dopoguerra traspare la sua penna penetrante, in quelle divagazioni, mai veramente tali, che restituiscono sempre un qualcosa in più al ritratto o all'allusione del caso… Bartali può essere come Pantagruel? Il giro è un'eterna domenica? Coppi una otto cilindri? In fondo Dio è saragatiano… conclude Indro.

http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/contro-il-coro/1088/default.aspx


giovedì 21 giugno 2018

#letture LA TENUTA RAJANI


Nell'estate del 1895 l'agronomo Isaac Luminsky lascia la Polonia per la Palestina per raggiungere i primi coloni ebrei che si sono stabiliti nella regione.
E' sposato con Ester, ma il suo matrimonio non sembra avere un grande avvenire, né tantomeno un minimo di passione che lo possa accendere.
Per raggiungere, quindi, una condizione più favorevole sia dal punto di vista economico (ottenere un po' di quelle buone terre che sono tutte in mano agli arabi, anche se in realtà questi ultimi non le sanno molto valorizzare), sia personale (intrecciare una relazione con una donna che lo possa soddisfare soprattutto sessualmente) gioca le sue carte con Afifa, la proprietaria palestinese della tenuta Rajani, che lo invita ad andare a trovare il figlio dodicenne Salah.
La visita sembra rivelarsi propizia per tutti, sia per il ragazzino, malinconico e trasognato, che crede di aver trovato nell'uomo un interlocutore attento e un compagno di avventure, sia per i due adulti. L'idillio si volge in tragedia con il rientro e l'improvvisa morte del padrone di casa Mustafa Rajani, marito di Afifa: Luminsky rivela finalmente il suo volto autentico e le sue mire sulla tenuta Rajani.
In particolare, Salah pensa che siano stati i due amanti ad avere provocato, più o meno scientemente, la morte di suo padre; addirittura, in un inquietante sogno, (pre)vede le infinite guerre combattute nella regione, vede gli ebrei costruire tre torri "alte come il cielo".

Si tratta, a mio avviso, di un romanzo originale e accattivante che, mescolando e piegando, con una scrittura piacevole, registri più tradizionali a un andamento quasi onirico (con tanto di ammiccamenti shakesperiani in alcuni personaggi minori come gli omosessuali arabi Salim e Salaam), ha il merito di raccontare un mondo da sempre in conflitto ma ricco di umanità e passione, mondo nel quale la vita scorre spietata, ma è sempre pronta a rifiorire anche se magari non nel modo migliore...


... le visioni di Salah si riveleranno giuste: nel luogo in cui sorgeva la tenuta Rajani, un secolo più tardi verranno inaugurate le torri Azrieli, simbolo della moderna Tel Aviv.