Santa Maria in Valena (Valpolicella, VR)

giovedì 17 luglio 2025

#letture > NON SPARATE SULLA SCUOLA

Gianna Fregonara e Orsola Riva, giornaliste Corsera, fin dal sottotitolo (Tutto quello che non vi dicono sull’istruzione in Italia) mandano un chiaro messaggio: la scuola italiana è da lungo tempo un luogo comune, uno stereotipo forse non difficile da smontare, ma certamente un mondo molto arduo da innovare.

Il libro racconta alti e bassi, eccellenze e contraddizioni della scuola Italiana, con il risultato che quando un insegnante, come me, lo legge può avere la sensazione di trovarci un banale riassunto di quello che ogni giorno discute coi colleghi, altri invece un interessantissimo resoconto di tutto quello che a scuola si cerca di migliorare, nonostante i cambiamenti socio-culturali e antropologici procedano a una velocità (non saprei quantificare le proporzioni) ampiamente superiore.

Tutto sta nel come ciascuno di noi si pone davanti alla sfida più grande della scuola, che, da sempre, è costruire un futuro per i nostri giovani.


Anche alla luce dei più recenti dati, dei quali si sono QUI occupate le autrici stesse, siamo consapevoli (è una domanda la mia che cita l'articolo disponibile nel link) che, come ha spiegato il presidente dell’Invalsi Roberto Ricci, «l’allargamento della platea scolastica si è tradotto in un aumento della dispersione implicita (quella esplicita è finalmente in calo) un po’ come un’auto che prende a bordo cinque persone anziché quattro ma consuma di più gli pneumatici»?

Insomma, concludono le giornaliste, la scuola italiana oggi tiene tutti a bordo, ma arrivati a fine corsa c’è chi si ritrova a camminare scalzo.



venerdì 2 maggio 2025

#letture > LA CUCINA ITALIANA NON ESISTE

Daniele Soffiati e, soprattutto, il professor Alberto Grandi, con la sue partecipazioni televisive, hanno lanciato da qualche anno un messaggio chiaro e forte...

Loro sono partiti da studi accurati e ampie bibliografie, ma partono pure settimanalmente dal podcast DOI e quotidianamente dai loro vari social per ragionare sul senso dell’identità italiana in ambito gastronomico, ma non solo.

Tanti, come me, si sono appassionati ai loro interventi e hanno potuto apprezzare in questo libro


e in tante loro iniziative lo spirito, anche polemico se proprio vogliamo, che sta alla base del loro lavoro e dei loro incontri.

Molti altri invece vedono i loro interventi come volontà di mettere un freno al vento in poppa che sempre dovrebbe soffiare su quella nave del Made in Italy che tutti, in fondo in fondo forse anche gli autori stessi, sarebbero felici di ritrovare radicato ab aeterno nel nostro DNA.

Tutto sta nel come ciascuno di noi si pone davanti al paradosso della tradizione, affrontato simpaticamente e intelligentemente nell’ultimo capitolo del libro in uno dei paragrafi che si riferiscono al mito della nave di Teseo. Scegliete voi la vostra soluzione al paradosso di una nave, la nostra tradizione culinaria fuor di metafora, che… nei secoli viene riparata pezzo dopo pezzo… fino a non conservare nulla di propriamente originario, ma… proprio perché sempre aggiornata e al passo coi tempi (e col marketing) risulta... soprattutto nel presente... pienamente efficiente e superlativa nel navigare.


Ai posteri l’ardua sentenza, ma forse è meglio dire l’antica pietanza.